Euroflora, pendolari: “Genova una cloaca di CO2 per colpa di Fiera e Amministrazioni locali”

Genova. Euroflora non è solo rose e fiori. L’evento che sta portando un afflusso di visitatori enorme ha anche risvolti negativi sul traffico, l’inquinamento e la sostenibilità ambientale. Si, perché mentre si parla di ambiente, territorio, verde e energie rinnovabili ogni giorno almeno 50.000 visitatori arrivano nel quartiere Foce.
Traffico in tilt, carreggiate trasformate in parcheggi, centinaia di bus provenienti da ogni parte dello Stivale. E intanto la Co2 aumenta. Emissioni nocive, inquinamento e stress si moltiplicano. Ma la colpa di chi è? Regione? Fiera di Genova? Comune…
Ad una settimana dall’inaugurazione arrivano le prime accuse da parte dei dei pendolari Genova-Milano attraverso una nota stampa del blog genovamilano.blogspot.com . “Più di un mese fa avevamo lanciato l’allarme: senza treni straordinari (Eurostar veloci da Milano, Roma, Torino, Firenze, Bologna) Genova sarebbe stata invasa da migliaia di auto e trasformata per 11 giorni in un’immensa cloaca di latta e Co2 – si legge nella nota stampa”
“Dalla Fiera e dal Comune le risposte sono state: ‘non c’è un quattrino per finanziare treni veloci straordinari’ – si legge sul blog – La Regione si è limitata a finanziare la circolazione per 2 weekend di alcuni regionali tagliati a febbraio, treni utili per gli spostamenti regionali ma assolutamente inutili per convogliare visitatori ad Euroflora dalle più importanti città italiane”.

“Domenica scorsa abbiamo assistito alla carica di migliaia di visitatori ai pochi treni disponibili per Milano, Torino, Roma – continua il comunicato stampa – Migliaia di persone che hanno maledetto Genova, la sua irraggiungibilità con treni veloci, e che hanno giurato mai più torneranno a Genova in treno (si viaggiava a mo’ di tradotta indiana con passeggeri fino nei gabinetti).Tutto ciò caratterizza Genova come una città del terzo mondo, incapace di gestire eventi come Euroflora. Tutto ciò dimostra come gli amministratori locali siano assolutamente insensibili all’ambiente e alla salute dei suoi cittadini”.

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