Genova. Si chiamano Irma, Martina e Simona le nuove varietà di margherite in vaso ibridate dall’Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo, Ente strumentale della Regione Liguria e che sono state presentate al grande pubblico a Euroflora, in una apposita aiuola allestita all’esterno.
L’attività di miglioramento genetico su tale coltura condotta in questi anni presso l’IRF ha dato forte impulso al successo di questo fiore. Nell’area di Albenga da circa 30 anni la margherita da vaso costituisce una delle colture trainanti della economia agricola, con una produzione annuale di oltre 14 milioni di vasi destinata prevalentemente all’esportazione nei paesi del centro-nord Europa. In tale senso una svolta si deve alla varietà IRF “Camilla Ponticelli”, a sviluppo più contenuto rispetto alle cultivar tradizionali. Tale varietà, “nata” nella prima metà degli anni ’80, ha segnato la conversione produttiva alla margherita in vaso nella zona di Albenga.
Le varietà Martina, Simona e Irma possono essere coltivate senza l’uso di regolatori di crescita (normalmente utilizzati per contenere e arrotondare la chioma), limitando quindi l’impatto sull’ambiente e sull’operatore dovuto all’uso di composti chimici nanizzanti. Sono quindi considerate margherite ecologiche.
Martina: è la varietà meno compatta fra le tre, con foglia verde-grigio, fiore bianco e grande.
Simona: di compattezza media, con alto grado di accestimento che permette quindi di avere un vaso pieno, presenta foglia verde-grigio e fiore bianco e grande. Per Martina e Simona è possibile sia la coltivazione a cespuglio che ad alberello.
Irma: molto compatta, ottimale per i vasi di diametro inferiore a 14 cm, con foglia verde scuro e fiore bianco e medio.