Genova. “Bisogna far sapere ai cittadini che siamo in una fase di astrattezza. Abbiamo fatto una prima mappa, ma non é detto che sarà utilizzata: c’é tempo per verificare se, rispetto a un sito indicato, c’é qualche altra proposta”.
Il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, cerca di placare gli animi dei genovesi dopo le tensioni dei giorni scorsi riguardo alla scelta dei siti per ospitare gli immigrati.
I cittadini, i rappresentanti di municipio, maggioranza e opposizione, sembravano infatti non avere gradito le scelte fatte dall’amministrazione comunale sui siti in cui accogliere gli stranieri.
Episodi eclatanti come l’attentato incendiario di martedì sera, nonché gli striscioni e le scritte contro gli immigrati, ne sono la dimostrazione.
Ma il primo cittadino del capoluogo ligure sembra puntare il dito contro il governo e la politica di gestione sull’emergenza.
“Così come viene gestita a livello nazionale, è quasi insostenibile. Tra mancanza di informazioni, numeri che cambiano in continuazione e incertezza sulle risorse – sottolinea Vincenzi – si stanno creando molte difficoltà agli enti locali”.
La sindaco ha poi voluto ribadire la necessità di far fronte all’emergenza umanitaria: “Non stiamo parlando di dare case agli immigrati al posto dei cittadini genovesi – chiarisce Vincenzi – ma di ospitare poche centinaia di persone che resteranno a Genova da tre a sei mesi”.