Rapallo. “Una Amministrazione corretta ha il dovere di governare la cosa pubblica con scienza e coscienza”. Queste le parole tuonanti che arrivano dal Pd attravrso un comunicato stampa, riguardo all’ipotesi, per ora più gettonata, della costruzione del depuratore di Rapallo nell’area Ex Viacava.
“In questi anni l’Amministrazione Campodonico ha dimostrato di non essere in grado di assumersi alcuna responsabilità – si legge nella nota – Un esempio è stato quando tutta la maggioranza si è dichiarata incompatibile con il PUC, la cui stesura è stata poi affidata per legge ad un commissario ad acta. La localizzazione del sito per il depuratore non è altro che un esempio ulteriore di mancanza della coscienza citata sopra”.
Secondo il partito democratico tutta la questione è stata presa alla leggera sin dal principio.
“Questa Amministrazione ha sottovalutato il problema dall’inizio; anziché far valutare dai tecnici IREN diversi siti, ha scelto male e in fretta quello di via Betti, comprando l’area dalle Ferrovie e votando compatta questo sito in Consiglio Comunale, senza ascoltare le opposizioni. Poi “folgorata” da una raccolta firme ha vacillato, ha cambiato idea, dimenticandosi del voto e delle certezze espressi poco tempo prima, tentando di scaricare la responsabilità su altri: tecnici, Provincia o Regione, per poi essere sbugiardata pubblicamente. In seguito, perseverando nel pressappochismo, ha fatto valutare dai tecnici un altro sito, trovando un ulteriore comitato contro”.
Il Pd accusa poi l’amministrazione di non prendere in considerazione le richieste dei cittadini.
“A causa della pressione per la scadenza della procedura di infrazione della Corte di Giustizia europea, nella seduta del Consiglio Comunale del 06 aprile la maggioranza ha portato un ordine del giorno che permette loro di non prendere una decisione definitiva, peraltro senza revocare l’ordine del giorno precedente che designava come scelta il sito di via Betti – spiega il partito democratico nella nota stampa –
Governano con arroganza senza ascoltare la minoranza ed i cittadini. Senza il minimo atteggiamento responsabile; incuranti dei danni che provocano alla città.
Il 2013 è vicino e i cittadini non devono pagare per una Amministrazione che ha aspettato ben quattro anni per trovare un sito che crei il minor disagio possibile”.
Rapallo ha bisogno di scelte responsabili e amministratori (della cosa pubblica) competenti”.