Genova. “Dopo l’ennesimo colpo all’immagine della Polizia di Stato genovese, dovuto ai provvedimenti giudiziari, per vicende locali, che coinvolgono alcuni dipendenti Polstato, é arrivata una risposta (anche se parziale) del Questore alla Procura di Genova”. Cosi Roberto Traverso, segretario generale Silp Cgil Genova dopo la nuova bufera che ha interessato la Questura genovese in merito all’indagine partita dalla Procura su alcuni agenti legati a fatti di spaccio.
“Almeno crediamo che così si debba interpretare l’immediata aggregazione di qualche dipendente ad altri uffici o incarichi – continua Traverso in una nota stampa – Una risposta che se non viene supportata da una concreta presa di posizione si presta a diverse, confuse e strumentali interpretazioni.
“È assolutamente necessario che finalmente si possa ascoltare la voce del Questore davanti ad un fronte di fuoco mediatico che mette insieme una serie preoccupante di vicende giudiziarie che non sono connesse tra loro (se non da un unico elemento in comune: la conseguenza della mancanza di controllo gerarchico – si legge nel comunicato del Silp – Riteniamo sia un errore perseverare nella scelta del Questore di non intervenire pubblicamente e cosa ancor più grave, quella di non accettare il confronto con il sindacato (visto che il Silp Cgil ha chiesto da giorni un incontro)”.
“Crediamo che il Questore, – continua Traverso – di fronte alla reiterata pubblicazione di elenchi di vicende giudiziarie effettuata senza una minima distinzione temporale e soprattutto, senza differenziazione dello specifico contesto storico e politico, si debba far sentire e con forza, con l’obbiettivo di salvaguardare l’immagine della Polizia di Stato genovese”.
“Per farlo però – precisa – dovrà metterci del suo, precisando che al momento, le vicende che vengono così confusamente elencate non sono attribuibili alla sua gestione (insediatosi dal 11.2.2010). Detto questo adesso i “segnali” devono trasformarsi in concretezza e la prima occasione per farlo è la risposta operativa e organizzativa dovuta dopo lo scioglimento della squadra antispaccio del Commissariato Centro, una scelta che non può che essere interpretata come il chiaro riconoscimento da parte del Questore che un certo modello d’operatività investigativa a Genova e in particolare nel Centro Storico è arrivato al capolinea”.
Ma quello che serve in questo momento secondo Traverso “è la realizzazione di un cambiamento che sarebbe molto apprezzato in Procura e per questo adesso occorre rafforzare con nuove professionalità quei settori investigativi che nell’ambito delle proprie competenze lavorano sul territorio (dalla Squadra Mobile ai Commissariati), senza creare trasversali “doppioni operativi.”
“Il Silp Cgil – conclude la nota stampa – consapevole dell’importanza e la delicatezza del momento che potrebbe risultare determinante per tutelare e rafforzare l’immagine della Polizia di Stato Genovese, continuerà ad offrire al Questore la massima disponibilità ad mettere a disposizione un costruttivo contributo ad un processo evolutivo che necessariamente deve essere intrapreso a Genova ed a tal proposito ritiene utile pianificare un momento di confronto con i vertici della Procura della Repubblica per rappresentare la volontà della categoria di far emergere con nitidezza i valori professionali di coloro che quotidianamente operano per la sicurezza dei cittadini”.