Cronaca

Amianto, Burlando: “Situazione intollerabile, occorre atto a livello nazionale”

burlando

Regione. Questa mattina una delegazione di sindacalisti, ex lavoratori e maestranze di Ansaldo Energia, Ilva, Italimpianti e altre aziende genovesi ha incontrato i rappresentanti della Giunta e del Consiglio regionale sul problema del blocco delle pensioni dei lavoratori esposti all’amianto. Alla riunione, coordinata dal presidente dell’Assemblea legislativa Rosario Monteleone, hanno partecipato per la Giunta il presidente Claudio Burlando e l’assessore alle Politiche attive del lavoro e dell’occupazione Giovanni Enrico Vesco.

Al termine dell’incontro il presidente Monteleone ha annunciato che venerdì il Consiglio regionale voterà un ordine del giorno sulla grave situazione e che al più presto una delegazione dell’Assemblea legislativa si recherà a Roma affinché venga trovata una soluzione.

“Chiamerò immediatamente il prefetto di Genova, che oggi è a Roma con i vertici di Inail e Inps, perché bisogna porre fine a questa situazione intollerabile – ha affermato il presidente Burlando – Ormai si tratta di un dramma sociale e credo sia utile che il Consiglio regionale approvi un nuovo ordine del giorno e che al più presto una delegazione dell’Assemblea legislativa incontri il Governo perché il problema va risolto anche se, sulla vicenda dell’amianto, finora l’esecutivo ha avuto una posizione negativa. Occorre un atto a livello nazionale e la soluzione potrebbe essere inserita nel Decreto Sviluppo”.

“La Regione – ha spiegato il portavoce dei lavoratori durante la riunione – ci ha dato sempre la propria disponibilità, anche approvando all’unanimità la modifica normativa che riguarda trenta di noi al fine di poter anticipare tre mesi di pensione. Oggi siamo tornati in piazza perché abbiamo bisogno di risposte da Inail e Inps. Il problema è destinato ad aggravarsi e, quindi, chiediamo uno sforzo alla politica perché la situazione rischia di degenerare. La manifestazione di oggi è in concomitanza con l’incontro a Roma del prefetto Francesco Musolino con Inail e Inps. Ci sono circa 1.200 revoche di certificazioni di esposizione all’amianto da parte dell’Inail e un’inchiesta in corso da tempo. I lavoratori non possono andare in pensione e a trenta persone è stata addirittura revocata. Dall’incontro a Roma di oggi aspettiamo notizie positive. Molte sentenze civili hanno dato ragione ai lavoratori. A Taranto il problema è stato superato e solo a Genova permane questa grave situazione”.

L’assessore Vesco ha spiegato che “oggi si terrà un incontro in Filse e nella prossima Giunta sarà approvata la Convenzione affinché gli ex lavoratori possano accedere al fondo regionale istituito presso Filse per la liquidazione dei primi tre mesi di pensione”.

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