Liguria. “Il pallino ora è in mano alla Regione”. Il vicepresidente di Anci Liguria, Giancarlo Pelizza, traccia il quadro, ancora in piena evoluzione, della questione Ato, in vista dell’abrogazione delle Autorità d’Ambito per i servizi idrico e rifiuti, prevista per dicembre 2011 e il conferimento, da parte delle Regioni, delle funzioni agli enti locali.
“Uniformare la legge su tutto il territorio nazionale non è solo difficile, ma anche problematico, perchè gli attuali Ato corrispondono alla conformazione geofisica delle diverse province. In questo senso il ruolo di Anci sarà determinante”. Se per quanto riguarda la gestione del servizio idrico, i risultati sono generalmente positivi, per quanto riguarda i rifiuti, invece, permangono evidenti criticità. “Il panorama è piuttosto frastagliato – spiega Pelizza – anche perchè, soprattutto il passaggio della chiusura del ciclo dei rifiuti, non è mai semplice. Andrà fatta un’opera di sensibilizzazione sui sindaci, in particolare dei piccoli e medi Comuni, in vista del dopo abrogazione”.
L’idea prevalente è quella di migliorare l’esistente, e dove il processo di gestione ha funzionato bene, affidarlo a un ente capofila “che può essere la Regione o il Comune – aggiunge il vicepresidente Anci Liguria – l’importante è che la normativa sia molto flessibile, in modo che i territori possano adeguarsi, tenendo conto delle proprie specificità e studiando così le soluzioni migliori. I primi enti sul territorio a cui si rivolgono, e da cui vogliono risposte i cittadini sono, infatti, proprio i Comuni”. In attesa della nuova normativa “Anci Liguria continuerà a lavorare celermente, incontrando tutti i soggetti coinvolti e con la possibilità concreta di anticipare la scadenza della proroga fissata per il 31 dicembre”.