Turismo, i tagli mettono in ginocchio anche le Pro Loco liguri

Ortovero. I tagli dei contributi non risparmiano neanche le Pro Loco. È quanto emerge dall’annuale assemblea regionale delle 150 Pro Loco liguri iscritte all’Unpli, tenuta questa mattina presso il Centro di Incontro Enologico di Ortovero.

Una situazione che lascerebbe molti comuni ancora più isolati, senza possibilità di sviluppare una promozione turistica già ridotta all’osso.

“Bisogna rimboccarsi le maniche e trovare i contributi da soli – spiega Bruna Terrile, presidente regionale Unpli Liguria”. Ma come sarà possibile per le Pro Loco trovare i fondi per assicurare un calendario, importantissimo soprattutto per i comuni minori?

“La volontà è tanta, quindi credo che ce la faremo lo stesso – continua Terrile –  Siamo davvero molto attaccati al nostro territorio. Penso che tutte le Pro Loco, specialmente quelle dell’entroterra che sono sempre le più disagiate  riusciranno a cavarsela anche senza i contributi. La forza delle Pro Loco è il volontariato perché pochissimi sono dipendenti, come ad esempio quelle della costa, che sono senza dubbio le più avvantaggiate, in quanto il turismo è sempre presente e, a volte, da anche fastidio per quanto ce n’è. Qui nell’entroterra ogni giorno dobbiamo escogitare un sistema per portare i turisti nei nostri piccoli paesi”.

“La regione dice che non ci sono i soldi, non possiamo fare altro che aspettare e sperare che i fondi arrivino. Noi  – conclude il presidente Unpli Liguria – siamo l’unica associazione che fa turismo sul territorio, siamo quasi 17 mila  soci. Questo vuol dire tanto e dovrebbe far riflettere”.

All’incontro hanno presenziato tra gli altri, l’assessore regionale al turismo, Angelo Berlangieri,  il presidente della Provincia di Savona, il sindaco di Ortovero,  l’assessore provinciale al turismo, il direttore dell’agenzia turistica InLiguria e il presidente nazionale delle Pro Loco.

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