Genova. Femmine e giovani di daino e capriolo sono, da oggi, salvi: lo ha deciso il Tar Liguria che, per la seconda volta, sospende, per illegittimità della deroga al divieto nazionale, la possibilità di abbattere queste specie fino al 15 marzo in provincia di Genova, anche se la caccia in Liguria si è conclusa a fine gennaio.
“Con decreto cautelare n.182 del 3 marzo 2011 – spiegano WWF Liguria, Lega Abolizione caccia che avevano presentato istanza – il presidente della sezione del Tar ha sospeso il provvedimento dirigenziale della Provincia di Genova dell’8 febbraio scorso che, nell’autorizzare la caccia a questo tipo di animali, aggirava la sospensiva del Tar del 3 febbraio”. Poichè la legislazione nazionale sulla caccia vieta di esercitarla sui terreni coperti per la maggior parte di neve.”Abbiamo avviato – spiegano WWF e LAC – un percorso per ripristinare una situazione di legalità nella caccia invernale agli ungulati. I cervidi (daino e capriolo) sono sottoposti da anni nel genovesato e nel savonese a un’attività venatoria anche sulla neve e durante le gelate che, però, anche dal punto di vista etico, è altamente disprezzabile. Gli animali – concludono – sui terreni innevati hanno più difficoltà ad alimentarsi e hanno un maggior dispendio energetico e le loro tracce sono subito individuabili”