Santa Margherita. Continua a essere argomento di dibattito il nuovo progetto di ampliamento del porto presentanto dalla società Santa Benessere and Social. Tra la lista dei contrari ora va a inserirsi anche il Fai (Fondo ambiente italiano).
“Prima ancora di affrontare la questione dell’ impatto ambientale e paesaggistico – si legge nella nota – il Fai intende evidenziare come la differenza sia anzitutto ‘culturale’ prima che ‘fisica’: alla radice infatti vi è la scelta sul futuro di Santa Margherita e sul rapporto con il proprio passato. La scelta di trasformare il ‘porto rifugio’ di Santa Margherita in un porto turistico comporta uno stravolgimento dell’identità della città. Su questo vorremmo portare il dibattito”.
Dopo aver ricordato che il Piano territoriale di coordinamento paesistico della Regione Liguria classifica l’area come area urbana di ‘mantenimento’, prescrivendo di evitare la perdita di testimonianze dell’assetto preesistente, il Fai sottolinea: “Non sono consentiti interventi che compromettano l’identità, l’identificazione di tali testimonianze e la leggibilità dell’assetto territoriale preesistente. Cosa vuol diventare S. Margherita? Il Fai sostiene una politica conservativa che esalti unicità e bellezza, ma questa speranza non può essere espressa solo con un diniego al ‘porto turistico’. Per questo vorremmo un dibattito e un tavolo con la città in grado di proporre alternative allo stravolgimento del porto”.