Genova. Una separazione inevitabile, annunciata già da troppo tempo. Ma, gli addi sono sempre tristi, soprattutto quando arrivano in un finale di stagione e quando chi va via è stato cacciato, nonostante le colpe siano da dividere tra tanti, troppi protagonisti. Sono passati 4 giorni dall’esonero di Mimmo di Carlo. Oggi l’allenatore ha voluto salutare la società blucerchiata, precisando i motivi che hanno portato al divorzio.
“Troppi cambiamenti hanno inciso sulla stagione della Sampdoria – sostiene il tecnico in un comunicato stampa – “. Di Carlo ha rivolto i “più sentiti ringraziamenti” alla Sampdoria ma chiarendo perchè è stato messo alla porta.
“La mancanza di risultati ha inciso su tutti – ammette l’allenatore – e ognuno di noi è compartecipe nel non aver saputo trovare soluzioni e/o rimedi a una stagione iniziata con attese basate su presupposti tecnici ben differenti”. Percepibile il riferimento, anche se mai citati, a Cassano e Pazzini, i pezzi da novanta venduti dal presidente Garrone sul mercato di gennaio.
“E’ mia abitudine pensare che i risultati vengano da lontano – sottolinea l’ex allenatore – e io forse non sono stato abbastanza fermo su certe posizioni. I molteplici cambiamenti avvenuti – insiste – hanno destabilizzato l’ambiente, me compreso, ma la volontà di riuscire a sopperire a determinate situazioni mi ha portato a non abbandonare”.
Nella nota Di Carlo ringrazia tutti i suoi collaboratori, “che hanno profuso energie e impegno”, e si dice rammaricato per non aver potuto portare a termine un progetto in cui credeva fin dal principio.
“Purtroppo – conclude Di Carlo – il programma iniziale ha subito molte variazioni e non c’e stato il tempo per ricostruire un cammino nuovo”.