Regione. “E’ impensabile che il Direttore Generale del San Martino venga nominato dalla Giunta Burlando anche Commissario dell’Ist”, così dichiarano il Capogruppo del Pdl Matteo Rosso e il Consigliere regionale Roberto Bagnasco, Vice Presidente della Commissione sanità della Regione.
“Abbiamo condiviso una legge che ha come obiettivo di valorizzare ed integrare la professionalità dell’Ist e del San Martino attraverso il riconoscimento del Ministero dell’Irccs. Abbiamo invece volutamente bloccato la legge di Novembre che comportava l’annessione e di conseguenza la scomparsa dell’Ist dentro l’ospedale più grande. Non vorremmo che oggi, dietro le belle parole di valorizzazione dell’Ist, si nascondesse l’ennesima trappola e di questo – dicono i due consiglieri del centro destra – riterremo principali responsabili Burlando e Montaldo”.
“La forza di questa legge, approvata a Febbraio, sta proprio nel fatto che fino a quando il Ministero della Sanità non riconoscerà la qualifica di Istituto scientifico al nuovo centro – proseguono Rosso e Bagnasco – le due aziende dovranno rimanere amministrate in modo assolutamente indipendente l’una dall’altra. La nomina invece del Direttore Generale del San Martino a Commissario dell’Ist sarebbe, in sostanza , come se il pesce grande fagocitasse quello più piccolo senza neanche aspettare il riconoscimento del Ministero”.
“E se, per le motivazioni più disparate, il percorso del riconoscimento della nuova struttura dovesse bloccarsi – fanno notare i due esponenti del Popolo della Libertà – di fatto l’Ist si troverebbe assorbito ed avrebbe perso la sua autonomia. L’Assessore Montaldo ha portato in Giunta e fatto approvare delle delibere che di fatto indeboliscono l’Ist – concludono Rosso e Bagnasco – non vorremmo che questi fossero i primi segnali negativi del fallimento di questa operazione”.