Recco, Montaldo: “L’ospedale per acuti chiuderà, inutile interrompere un pubblico servizio”

claudio montaldo

Regione. “Se impediscono il trasloco del materiale dal S. Antonio di fatto ritardano l’attività di ortopedia elettiva programmata col dottor Federici all’ospedale Sampierdarena. Sconsiglio i cittadini che stanno occupando il S. Antonio di Recco di continuare ad interrompere un pubblico servizio. Siamo disponibili a pazientare ancora qualche giorno, ma devono prendere atto che l’ospedale per acuti chiude”. Così l’assessore regionale alla Sanità, Claudio Montaldo, sulla protesta, con occupazione da parte dei cittadini, comitati e dipendenti, contro la chiusura dell’ospedale iniziata questa mattina a Recco e che ha impedito il trasloco degli arredi dal reparto di ortopedia all’ospedale di Sampierdarena.

La Giunta regionale, su proposta dello stesso Montaldo ha deciso di dare il via libera alla ASL 3 Genovese per la realizzazione di una piastra ambulatoriale nell’ospedale di Recco e per l’acquisto di una Tac, utilizzando le risorse destinate alla riorganizzazione degli ambulatori di Recco, per un ammontare di 504 mila euro da destinarsi alla piastra e 350 mila alla Tac. Inoltre ha autorizzato il bando per la ristrutturazione di una porzione dell’ospedale di Recco dove realizzare un centro di riabilitazione ortopedica per 50 posti letto e un ospedale di comunità per 10 posti letto, dando così seguito al disegno della Regione di chiudere l’ospedale per acuti, rafforzando però i servizi per il territorio.

“Abbiamo autorizzato la ASL 3 Genovese – spiega l’assessore Montaldo – a bandire la gara per l’individuazione di un partner che ristrutturerà una porzione di ospedale e gestirà un centro di riabilitazione ortopedica per 50 posti letto, con annessi ulteriori 10 posti letto per l’ospedale di comunità gestito dai medici di medicina generale”.

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