Genova. “Sgomento e profonda tristezza”. Questa la reazione della Croce Rossa dopo il raid incendiario che questa notte ha distrutto una delle auto del Comitato Regionale in Via Brignole De Ferrari a Genova. “La Croce Rossa Italiana non può che esprimere sgomento e profonda tristezza per il vile atto compiuto da balordi – commenta il Comitato Regionale della Liguria – Gesta gravi che fortunatamente non hanno causato danni a persone ma oggi è con amarezza che la Croce Rossa non ha più uno dei due mezzi con cui si spostava sul territorio per supportare la quotidiana attività delle 70 unità della Regione”.
La sede della Croce Rossa era già stata colpita nel giugno 2009, quando con un rudimentale ordigno esplosivo ignoti avevano incendiato un’altra auto di servizio. Tra le ipotesi vagliate dagli inquirenti era emersa una possibile contestazione per le attività svolte dalla Croce Rossa in favore degli immigrati. Anche questa volta è comparsa una scritta sul muro esterno della sede ‘No Cie No Frontiere’.
“Non si possono poi commentare le scritte apparse sui muri del Comitato regionale, frutto di palese ignoranza di chi non sa che cos’è la Croce Rossa e che cosa rappresenta il suo simbolo. Da sempre sinonimo di umanità, neutralità, imparzialità, indipendenza, volontariato, unità e universalità, che sono poi i sette principi che ne garantiscono lo spirito e l’etica, il simbolo della Croce Rossa, adottato quale simbolo di protezione e neutralità, ne è garante e guida già dalla Convezione di Ginevra nel lontano 1864 . Su questi sette principi la Croce Rossa opera da sempre, nel campo umanitario, indistintamente che siano conflitti o emergenze – prosegue – La dove c’è bisogno la Croce Rossa è presente in prima linea dando aiuto a chi lo necessita. Proprio in questi giorni, per l’emergenza migranti, la C.R.I. opera con uomini e mezzi garantendo assistenza e aiuto tanto che il grande impegno e la professionalità sono stati riconosciuti anche dai più grandi giornali del mondo come il New York Times e El Pais.
Nessun gesto ignobile come quello che è stato compiuto la notte scorsa – conclude il Comitato Regionale ligure – impedirà, quindi, al più grande movimento di volontariato del mondo, di cessare o anche solo di fermare il lavoro che con grande serietà e professionalità viene svolto da sempre”.
Sull’attentato di questa notte stanno indagando la Digos e gli agenti della polizia genovese.