Genova. Si è sbloccata in Senato la situazione delle quote rosa nei Cda. Dopo il parere negativo espresso ieri, l’esecutivo fa marcia indietro e approva l’emendamento Germontani che prevede due mandati per i rinnovi dei Cda delle società quotate: il primo rinnovo, nel 2012, con il 20% di donne; il secondo, nel 2015, con il 30%.
“Il Comune di Genova da tempo sta seguendo questa linea – commenta Michela Tassistro, presidente della Commissione Pari Opportunità del Consiglio comunale e consigliere comunale PD – già con l’approvazione, nel giugno 2010, della delibera sugli indirizzi per le nomine e le designazioni del Comune di Genova negli enti di competenza nel quale si era inserito l’emendamento da me firmato richiedente il rispetto proporzionale del 50% fra i due generi, tra coloro che ricoprono incarichi pubblici di designazione comunale in tutti gli enti e le aziende”.
“Questa mattina il governo ha mostrato forti incertezze sull’attuazione della norma sulle quote rosa, passata solo per un ripensamento all’ultimo minuto. Ma come ieri hanno dimostrato le 1.500 persone presenti in piazza Matteotti, una sveglia è suonata per le donne e gli uomini di questo paese. Un nuovo atteggiamento che emerge non solo nelle istituzioni ma anche nel sociale, nei movimenti come il comitato Se non ora quando? e nel suo impegno a far sì che altre e sempre più forti sveglie suonino, per ridare dignità al paese e rinnovare il diritto al lavoro di tante donne italiane”.