Genova. Gavetta o papa straniero, i “giovani” del Pd scalpitano e lanciano la sfida: dopo le quote rosa, arrivano le quote anagrafiche, ovvero primarie bloccate, con limite di età a 65 anni, per le canditature alla carica di sindaco, presidenza della Regione e della Provincia. La proposta, provocatoria, ma non troppo, parte da Simone Mazzucca, coordinatore della segreteria provinciale Pd, durante un’intervista a Radio Babboleo News e arriverà presto sul tavolo della segreteria, per dare un preciso segnale ai cittadini.
“I giovani del Pd rivendicano la possibilità di mettersi in gioco – ha detto Mazzucca durante l’intervista – Abbiamo le forze per farlo, ci vuole un ricambio generazionale altrimenti non funziona più nulla. Non parlo di sostituzione tout court, ma di affiancamento. Le persone, cioè, che hanno governato per molti anni, devono far crescere una nuova classe dirigente, e poi fare un passo indietro, che non significa sparire”. Una sorta di obbligo morale per il ricambio generazionale. “Dobbiamo porre un limite, eccessivo, forse, ma necessario. Fare il sindaco, ad esempio, è uno dei lavori più massacranti: un uomo di 70 anni non può farcela. Questo non vuol dire andare in pensione sulla panchina a leggere il giornale, ma mettersi a disposizione di chi ti sostituirà”.
“E’ un problema di cultura – ha detto ancora il coordinatore – l’Italia ha un tappo che non permette a una generazione di emergere. In Europa e in Usa la media è 40 anni, chi scrive i discorsi al presidente Obama ha trent’anni. E nella prima guerra di Obama, nei posti decisionali, fateci caso, ci sono tutte donne. Il nostro invece è un paese bloccato, tocca a noi dare una spinta”.