Regione. “Chiederò a Comune e Provincia di Genova di inviare una lettera a firma congiunta al Ministero per sensibilizzarlo sulla gravità della situazione. La Regione si sente direttamente coinvolta nella vicenda e continuerà ad agire per la tutela di questi lavoratori e quindi, indirettamente, per tutti i beneficiari di ammortizzatori sociali in deroga”. Lo ha comunicato quest’oggi l’assessore regionale al lavoro, Enrico Vesco al termine della riunione, svoltasi in Regione, con sindacati e precari dell’INPS per fare il punto sulla difficile situazione occupazionale che riguarda 40 lavoratori in Liguria e più di 1800 in tutta Italia. Il 31 marzo infatti i loro contratti di lavoro scadranno, senza che il Governo abbia previsto alcuna possibilità di rinnovarli né con la Legge Finanziaria né con il decreto Milleproroghe.
“Il problema nasce – spiega l’assessore Vesco – perché per le decisioni prese dal Governo sul blocco del turn-over anche l’INPS è soggetta alle limitazioni di spesa per il personale. Dal 2007 l’INPS utilizza lavoratori in somministrazione e nel tempo il loro rapporto con l’ente si è consolidato a tal punto che le mansioni da loro svolte sono anche di contatto con i cittadini e sono decisive per il mantenimento degli attuali livelli di produttività”.
“Oggi – continua Vesco – ho manifestato la solidarietà mia, del Presidente Burlando e dell’intera Giunta regionale, convinto che sia assolutamente importante rinnovare questi contratti, non solo per il destino occupazionale di questi lavoratori, ma anche perché la loro mancanza, sia dal punto di vista professionale che dal punto di vista numerico, avrebbe forti ricadute rispetto all’efficienza dell’INPS e quindi avrebbe ripercussioni su tutti i cittadini. Non va dimenticato – continua Vesco – che con l’aggravarsi della crisi e l’estensione degli ammortizzatori sociali in deroga, gli adempimenti dell’INPS si sono aggravati ed è soltanto grazie a questi lavoratori che oggi riesce a far fronte a impegni fondamentali come la lotta al lavoro nero e il controllo dell’invalidità civile”.