Recco. E’ arrivato il fatidico giorno, quello “segnato a lutto” (per riprendere una delle tante proteste fatte in questi mesi), per l’ospedale Sant’Antonio di Recco. Da oggi, infatti, chiude per sempre il pronto intervento. E mentre continueranno a lavorare gli ambulatori, tutte le persone che devono essere ricoverate verranno spostate in uno degli ospedali di Genova.
Non sono servite le manifestazioni fatte, dal funerale, con tanto di bara e donne velate di nero piangenti, e nemmeno l’occupazione dei comitati, che da tre giorni e due notti stanno dormendo sotto le stelle davanti al nosocomio.
L’assessore regionale alla Salute ha annunciato che presto si darà il via al bando di gara per far partire la Casa della Salute, assicurando anche il mantenimento di una piastra ambulatoriale e l’uso di parte della struttura come ospedale di comunitá.
Oggi è prevista una nuova protesta con la presenza di politici e sindaci di Recco, Sori e Camogli, perchè far morire il Sant’Antonio vuol dire annullare l’ultimo polo sanitario del Golfo del Paradiso.