Cronaca

La mafia in Liguria è invisibile e fa buoni affari in silenzio

anna canepa sostituto procuratore

Liguria. Mentre nell’imperiese la mafia fa rumore, nel resto della Liguria agisce in silenzio, ma questo non vuol dire che non sia altrettanto ben radicata, anzi essendo invisibile porta avanti meglio i propri affari. “La situazione è stata fotografata di recente dalla relazione della direzione nazionale antimafia, che si basa sui risultati degli atti processuali delle procure del distretto – spiega Anna Canepa, sostituto procuratore presso la Dna – È una realtà problematica sicuramente e su questo è anche arrivata la novità dello scioglimento del comune di Bordighera, che deve farci riflettere tutti”.

In merito alla vicenda di Bordighera, tra l’altro, qualcuno ha detto che si tratterebbe di una manovra politica e che la mafia non sarebbe coinvolta. “L’errore è spesso quello di spostate altrove i problemi”, ha commentato Anna Canepa, che poi ha tracciato una breve analisi delle infiltrazioni su tutto il territorio regionale. Se nell’imperiese, infatti, molti avvenimenti sono balzati alla cronaca, le altre province sembrerebbero più tranquille. “Anche in questo caso si può parlare dell’eccessiva non comprensione dei fenomeni – spiega – La mafia invisibile è un problema che riguarda proprio questo territorio e che accomuna tutti quelli più ricchi del nord, che devono stare attenti a quanto possano essere subdoli i sistemi con cui si insinuano queste infiltrazioni. Credo comunque che il territorio abbia gli anticorpi necessari, ma bisogna saperli sfruttare al meglio”.

Il presidente Burlando e le altre Istituzioni hanno parlato di realizzare una Centrale unica appaltante. “Questo è anche l’auspicio della nuova legge antimafia e questo è uno degli strumenti con si potrà usare per cercare di contrastare alcuni fenomeni problematici – conclude Canepa – A genova esistono tutta una serie di settori sensibili, ma non solo a Genova. L’edilizia è uno di questi, ma anche la grande distribuzione e il ciclo dei rifiuti, ad esempio. Volendo ci sono tutta una serie di dati, valorizzati purtroppo anche dal momento di crisi economica, che sta indubbiamente aiutando la mafia, cioè l’unica ad avere grande liquidità. Su questo dobbiamo riflettere”.

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