Regione. “I finanziamenti triennali alle scuole verranno dati solo agli istituti che lavorano assieme su un programma di interesse regionale”.
A affermarlo l’assessore regionale all’Istruzione Pippo Rossetti durante la presentazione dell’indagine sulle reti scolastiche regionali, commissionato dall’assessorato all’Istruzione della Regione Liguria, attraverso il Settore Sistema Scolastico – Educativo, al Dipartimento di Scienze Antropologiche dell’Università di Scienze della Formazione di Genova.
“Attraverso le reti – ha detto Rossetti – le scuole possono valorizzare il proprio patrimonio di conoscenze e competenze, implementare i rispettivi Piani dell’Offerta Formativa, stringere relazioni stabili con vari soggetti, istituzionali e non, condividere nuovi servizi e, al limite, concorrere a colmare eventuali carenze di servizi, con vantaggio per gli allievi, le famiglie, lo stesso territorio di riferimento”.
“Fino ad oggi – ha spiegato Rossetti – i finanziamenti regionali erano erogati tramite bandi per le singole scuole, ora l’obiettivo è quello di favorire il lavoro in rete”.
Dalla ricerca è emerso che gli ambiti di attività in cui maggiormente diffuso è il lavoro in rete tra le scuole sono la didattica, la formazione e l’aggiornamento, a seguire la condivisione di risorse e la ricerca. Meno frequenti i casi di reti nate per svolgere attività di sperimentazione e di sviluppo così come per acquisire beni e servizi.
“Noi valutiamo in modo molto positivo le reti – spiega l’assessore Rossetti – soprattutto per gli effetti che derivano dall’agire congiunto, ad ulteriore conferma della validità di questo strumento e delle sue potenzialità, soprattutto perché siamo convinti che può portare ad un miglioramento dell’offerta formativa scolastica ed extrascolastica”.