Genova. Le mafie in Liguria sono ormai holding internazionali ben radicate sul territorio che controllano gran parte dei settori imprenditoriali. Sembra questo il quadro disegnato dal convegno ‘Genova, la Liguria e le infiltrazioni mafiose’ appena conlcuso nel Salone del Consiglio della Provincia di Genova. Ma nonostante il fenomeno della criminalità organizzata sia ormai una realtà ben definita con la quale fare i conti, secondo il colonnello Luigi Marra, Capo Centro Operativo della D.I.A. del capoluogo ligure, non c’è da allarmarsi.
“Credo che in Liguria ci siano gli anticorpi per combattere le attività delle organizzazioni criminali – ha spiegato Marra – Sono convinto che in questa regione ci siano i presupposti per reagire prontamente e fronteggiare nel dovuto modo questa “offensiva” della criminalità organizzata che, per altro, non ha mai dato adito a manifestazioni eclatanti così come avviene in molte altre regioni. Lo scopo delle mafie è quello del business, fare soldi. Quindi, visto che questa è una zona di investimento, loro hanno tutto l’interesse di non sollecitare le forze di polizia con la commissione di gravi reati”.
Ma in che settori operano le mafie? Restano invisibili, lottano tra loro?
“Qui esistono soggetti ritenuti legati ad organizzazioni criminali che operano allo stesso modo delle mafie territoriali del Sud – continua Marra – Qui però, hanno il dovere di reinvestire. Possono farlo in attività imprenditoriali, nel settore dei rifiuti o in quello del movimento terra. Ormai sono stati raggiunti degli equilibri e quindi non ci sono quelle manifestazioni di contrasto per la spartizione del territorio. Ognuno controlla il suo settore imprenditoriale e vanno tutti d’amore e d’accordo”.