Cronaca

Genova, “Sorelle d’Italia”: Spi Cgil ricorda Graziella Giuffrida

Genova. “Dal Risorgimento in avanti la storia del nostro paese è piena di eventi importanti, di gioia e purtroppo anche di terribili tragedie; spesso sono state le donne a combattere in prima fila con tanto coraggio, magari facendo anche fatica ad ottenere il giusto riconoscimento” con queste parole Carla Cantone Segretaria Generale dello SPI Cgil ha iniziato oggi il suo intervento nell’ambito dell’iniziativa genovese organizzata dal sindacato pensionati e dall’Anpi “Sorelle d’Italia…Protagoniste della Resistenza, contro la violenza sempre”.

Il 24 marzo 1945, venne perpetrato nel quartiere di Teglia, a Genova, l’unico eccidio avvenuto in città dove tra gli assassinati era presente anche una donna: Graziella Giuffrida, nata a Catania 21 anni prima. Con lei erano Daniele Cotella, Sebastiano Macciò, Andrea Savoldelli, Giancarlo Valle. Graziella Giuffrida era una ragazza del sud, di Catania, ed ha contribuito alla storia della Resistenza ligure e per questo SPI e ANPI ne hanno ricordato la figura.

La giornata è iniziata con la deposizione di fiori presso il Cippo di Rocca dei Corvi nella delegazione della Valpolcevera, per poi spostarsi al Teatro Albatros dove tra tante teste bianche spiccavano quelle più scapigliate di ragazzi di diverse scolaresche. Gli interventi che si sono susseguiti hanno avuto un unico filo conduttore, ossia il ruolo delle donne nella Lotta di Liberazione e la violenza sulle donne come strumento di prevaricazione “Abbiamo scelto di dedicare questa nostra iniziativa al ricordo di Graziella Giuffrida perché la sua storia è carica di simboli, utili per riflettere sulle vicende dell’oggi – ha ben spiegato Anna Giacobbe Segretaria Regionale SPI – Graziella fu “Martire”, nel senso proprio del termine, “testimone” della partecipazione delle donne alla lotta di liberazione; oggetto di violenza sessuale da parte dei suoi carnefici, e così uccisa due volte; originaria di una terra diversa, nata a Catania, e morta qui per avere scelto di stare dalla parte giusta, in una battaglia che ha liberato l’Italia e che, non dimentichiamolo, l’ha anche nuovamente unita, dopo la guerra e l’occupazione tedesca”.

Non smarrire il senso della storia e le lezioni che questa ci insegna è stato invece il tema dell’intervento di Massimo Bisca Vice Presidente Anpi Genova “Di fronte alle difficoltà bisogna ripartire dall’esempio di quella esperienza, anche e soprattutto per respingere i continui attacchi che vengono portati alla democrazia del nostro Paese. I ragazzi di allora avevano un sogno che oggi vive nella Costituzione, Costituzione che va difesa non solo come “memoria”, ma come programma per il futuro”. Ivano Bosco Segretario della Camera del Lavoro ha aggiunto “Non voglio fare parallelismi tra la nostra epoca e quella che hanno vissuto, purtroppo brevemente, Graziella e gli altri: sarebbe offensivo e blasfemo. Ma credo che facendo rivivere alle giovani generazioni quegli episodi, quella stagione di resistenza, dove a resistere erano persone normali, si possa far rivivere uno scatto d’orgoglio. In ogni epoca ci sono condizioni, tempi e modi diversi di lottare. Oggi il nostro paese è bloccato. La discussione dovrebbe concentrarsi sul futuro, sulla condizione dei giovani, sulla qualità e quantità dell’occupazione: di questo dovrebbe tornarsi ad occupare la politica”.

Concludendo Carla Cantone ha ricordato come “Le ragazze di oggi si stanno mobilitando per difendere la Costituzione, la scuola pubblica, la dignità di tutte le donne. Hanno voglia di futuro ed è anche responsabilità nostra, del sindacato, delle istituzioni, della politica, resistere e difendere il modello di società basato sulla giustizia conquistato grazie a donne come Graziella e grazie a tutti quelli che si sono sacrificati”. E per ricordare la loro concittadina Graziella, erano presenti anche Anna Marletta responsabile del Coordinamento donne SPI Catania ed Elvira Ricotta Adamo responsabile del coordinamento donne dell’UDU di Catania.

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