Genova. Al termine dell’incidente probatorio, il gip ha disposto la perizia clinica per Chiara, la 14 enne che scappò di casa per tre giorni e fu poi ritrovata, dopo un’accurata indagine dei carabinieri, nell’appartamento del suo presunto fidanzato, un genovese, operaio di 31 anni, indagato per sottrazione consensuale di minore e atti sessuali su minore.
Il giudice ha disposto la perizia per valutare la capacità di ricordare della ragazza e se fossero rimasti eventuali segni traumatici a livello psicologico. Anche oggi, giorno di controinterrogatorio da parte dei difensori dell’operaio e dei suoi familiari, tra cui la madre, indagati tutti per concorso in sottrazione consensuale di minore, Chiara ha ribadito quanto detto durante l’incidente probatorio del 7 marzo: ha raccontato di essersi recata volontariamente nell’abitazione dell’uomo ma di non essere stata consenziente all’atto sessuale, e che poi, non avendo il coraggio di tornare perchè temeva la reazione dei genitori, è rimasta nell’alloggio dell’operaio per circa tre giorni dove fu trovata, mentre guardava la televisione sul divano, dai carabinieri.