Genova. Il pm Marco Airoldi ha chiesto il rinvio a giudizio, con l’accusa di concorso nel reato relativo all’art. 8 del decreto legislativo 74 del 2000 in materia fiscale, per i tre amministratori coinvolti nel giro di maxi fatture gonfiate tra il 2006 e il 2009.
Secondo l’accusa Massimiliano B. di 40 anni, di Federico Z. di 43 anni, amministratori di una società di materiale informatico genovese avrebbero emesso fatture milionarie per operazioni inesistenti per consentire a terzi l’evasione sul valore aggiunto. Nel primo anno sarebbero state emesse fatture per operazioni inesistenti di 640.000 euro, nel 2007 di 7 milioni e 500 mila euro circa , nel 2008 di poco più di 6 milioni e nel 2009 di 10 milioni e 500 mila di euro.