Genova. “Attendiamo questa sentenza con la speranza che possa aiutare a dire la verità su quanto accadde. Non ci arrenderemo fino a quando non sarà fatta chiarezza e sarà detta la verità su quanto accadde. E siamo pronti anche ad intentare una causa civile, non per rifarci sul carabiniere, ma per aprire l’unica possibilità che ci rimane affinché ci sia un dibattimento pubblico”.
Giuliano e Haidi Giuliani attendono con ansia la sentenza della Corte Europea, a cui i genitori di Carlo, il ragazzo ucciso durante gli contri del G8, si erano rivolti nel 2008. “Il caso sulla morte di Carlo venne archiviato sulla base di un imbroglio: lo sparo in aria, il sasso che lo deviò, Carlo che aveva l’estintore da due mesi. Neanche una di queste cose assomiglia alla serietà – conclude Giuliani – Su questo ci sono prove, prove e prove, che noi vogliamo portare in un’aula di tribunale”.