Genova. Lo stabilimento di Fincantieri a Riva Trigoso continua a preoccupare i genovesi, in particolare i lavoratori, la diocesi e lo stesso governatore della liguria, Claudio Burlando. Ma, a quanto pare, sembrano arrivare notizie positive dall’azienda. Ieri sera, in occasione di un’affollata assemblea dei dipendenti dello stabilimento navale il presidente della Regione ha dichiarato: “Ho di nuovo parlato con Bono, che mi ha confermato due cose importanti: la prima è che la nuova gru per il cantiere di Riva Trigoso è in fase di progettazione; la seconda è che il sito produttivo non chiuderà”.
In effetti, ieri mattina, durante il convegno “Liguria nel Mediterraneo: la nuova rotta per lo sviluppo”, lo stesso amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, aveva calmato le acque affermando: “Non abbiamo mai avuto intenzione di chiuderlo, infatti, nonostante la crisi, Fincantieri é riuscita a mantenere tutti i lavoratori, mentre molti competitori europei, come quelli francesi, hanno dovuto ridurre drasticamente le maestranze. Il cantiere avrà presto una nuova gru da 3 milioni di euro”.
All’incontro con i lavoratori in serata, svoltosi nell’ex convento dell’Annunziata di Sestri Levante, erano presenti in rappresentanza del governo i parlamentari Michele Scandroglio e Luigi Grillo, del Pdl. E’ intervenuto anche il vescovo della diocesi di Chiavari, monsignor Alberto Tanasini, che si è detto “vicino ai lavoratori in difesa dei loro diritti”.
Presenti anche diversi sindaci della zona, tutti per ricordare l’importanza del mantenimento del cantiere.
I lavoratori si sono detti soddisfatti delle affermazioni dell’amministratore delegato, ma attendono l’incontro con il ministro per lo Sviluppo economico, Paolo Romani, promesso nei giorni scorsi dal prefetto di Genova. “Solo allora – spiegano i rappresentanti – avremo le idee chiare sul piano industriale di Fincantieri e, quindi, sul futuro di Riva Trigoso”.