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Emergenza profughi, il centro destra compatto: “Il problema dei profughi non è solo italiano, ma europeo”

Genova. La Regione sta affrontando l’emergenza profughi e la visione su come gestire il problema sembra univoca all’interno di tutto il centro destra. “Per ora dovrebbero arrivare alcune centinaia di profughi, ma in realtà l’emergenza è più grave di quanto sembri. Si sono già verificate occupazioni di edifici e sono arrivati clandestini che vogliono farsi passare per profughi” spiega Edoardo Rixi, capogruppo Lega Nord in consiglio regionale.

“La situazione è difficile e prima di tutto ci vuole un impegno forte alle frontiere, seguendo anche l’esempio degli altri paesi europei. Non possiamo pensare di essere il paese del bengodi, quando abbiamo vicino la Francia, che ha schierato a Ventimiglia la polizia e butta fuori ex tunisini – continua Rixi – Era il caso di mettere le mani avanti e di fare azioni diplomatiche forti prima di entrare nell’intervento con la Libia. Oggi che ormai siamo in uno stato di emergenza, dobbiamo avere il coraggio di schierare le nostre navi al largo della Sicilia per evitare che arrivino ondate continue di profughi”.

“Il problema è duplice – conclude Rixi – Se il flusso verrà controllato e diviso tra fari paesi, la crisi si supererà abbastanza agilmente. Se invece avremo un flusso incontrollato solo nel nostro paese le risorse non saranno sufficienti. La gestione dell’immigrazione come avveniva fino a poco tempo fa non va bene in questa situazione di emergenza. Bisogna avere la determinazione e fare come stanno facendo la Francia, la Spagna e la Grecia, cioè bloccare il naviglio fuori dalle nostre acque territoriali. Così anche la comunità europea si prenderebbe carico dei profughi”.

Marco Scajola (Pdl) ha un parere del tutto simile a quello del collega di consiglio. “Bisogna intervenire, però dividendo gli esuli e i profughi da chi si approfitta della confusione per venire in Italia. Questi ultimi devono essere accolti, ma poi rimandati nel loro paese. Un trattamento diverso, invece, deve essere riservato nei confronti delle persone che scappano da un conflitto – spiega – A Ventimiglia la situazione è difficile perché la Francia respinge i profughi. Per evitare questo l’Europa deve muoversi e far capire anche alla Francia che i profughi non sono una cosa solo italiana, ma europea e che ognuno deve fare la sua parte”.

“Non ci sono dubbi sul fatto di dover accogliere un popolo che sta soffrendo – dice Aldo Siri, liste per Biasotti presidente – però serve una programmazione seria, cercando di far riconoscere all’Europa che si tratta di un problema europeo e non solo italiano”.

Jenny Sanguineti – Alberto Maria Vedova

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