Disordini alimentari, Morelli: “Famiglie abbandonate al calvario, Regione sta a guardare”

Medici

Regione. Dopo la tragica morte di Giulia, la ragazza 17enne stroncata da un malore e in lotta con la bulimia da anni, non si placano le polemiche politiche. “Quelle riguardanti i disturbi alimentari sono malattie in continuo aumento secondo tutti gli studi in materia – dichiara Cristina Morelli esecutivo nazionale dei Verdi – e mentre bambine, ragazze, donne ma ora inizia ad affliggere anche il sesso maschile, affrontano questo calvario che spesso le porta alla morte, la Regione che fa?Sta a guardare.

Nel 2007 l’AFcoDA (Associazione Familiari contro i disturbi alimentari) aveva organizzato un convegno allo Star Hotel proprio su questo tema. In quella sede, intervenne l’Assessore Montaldo e promise cambiamenti ed incentivi per la struttura di Quarto, struttura ottima a mio modesto parere, ma che sicuramente necessita di potenziamenti.

“Quarto è una struttura con personale specializzato e soprattutto con persone che affrontano col cuore questa malattia subdola, da cui i pazienti non si vorrebbero staccare. Malattia che non è ancora accettata dalla gente come tale, e soprattutto non ha ancora delle strutture adeguate dove poter curarsi, almeno nella nostra Regione. Mi domando allora come può questa non diventare una priorità. Forse perché le ragazze che muoiono non sono ancora una statistica sufficiente per l’assessore Montaldo?”

“Montaldo aveva garantito alla sottoscritta, quando ero Consigliere regionale dei Verdi, e all’AFcoDA più volte anche in mia presenza, di prendersi a cuore questo problema e di intervenire concretamente affinché qualcosa si smuovesse e si potesse seguire maggiormente questi pazienti.
Grazie al nostro intervento allora si erano ottenuti i pasti assistiti tutti i giorni, rispetto ai due settimanali precedenti, che erano ben poca cosa. Poi più nulla. Il personale che segue i ragazzi cambia e questo ovviamente è un danno gravissimo perché in una malattia psicologica come questa i rapporti personali di fiducia che si creano sono fondamentali”.

“Capiamo i problemi della Regione e le varie emergenze – conclude la Morelli – ma invitiamo la Regione ad attivarsi per fare di questa una loro priorità, un dovere morale verso tutte le persone che stanno passando questo calvario e verso le loro famiglie, abbandonate spesso dalle Istituzioni e seguite solo dal volontariato”.

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