Cronaca

Diritto allo studio universitario, Rossetti: “Privilegiare servizi, nonostante i tagli”

Pippo Rossetti

Regione. “Oltre a rivedere gli Isee pensiamo di privilegiare soprattutto i servizi per soddisfare il diritto di dormire nella casa dello studente per chi è fuori sede, di mangiare, di pagare le iscrizioni all’Università, che sono alte. L’obiettivo finale è consentire a chi è in grado di arrivare fino alla laurea”. Oggi l’assessore regionale Pippo Rossetti ha tracciato le linee guida del piano regionale per il diritto allo studio universitario presentato oggi durante il Focus al teatro della Gioventù.

“La necessità di intervenire nasce soprattutto dai gravi tagli che il Governo ha fatto sulla spesa universitaria. Noi riteniamo che non debba rimanere a casa nessuno – ha spiegato Rossetti – Purtroppo, però, abbiamo una situazione, che è ormai un fenomeno nazionale, in cui può entrare all’Università chi appartiene a fasce di reddito più alte. Questa è una cosa che non è del Paese in cui avremmo voluto vivere”.

“Il Governo ha più che dimezzato i fondi per il diritto allo studio – ha confermato Simone Baldini, rappresentante degli studenti nel cda dell’ Arsu – In Liguria siamo passati da oltre 5 milioni a meno di 3. Abbiamo fatto delle proposte, come rivedere al rialzo i criteri di merito, ridurre l’evasione aumentando i controlli, modificare le fasce di reddito in modo che la distribuzione delle tasse sia più equa. I criteri di merito – ha concluso Baldini – tengano anche conto della classe di laurea di appartenenza in modo che siano valutati ingegneri con ingegneri, medici con medici e filosofi con filosofi”.

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