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Dal Consiglio Regionale ai pendolari: il trasporto pubblico infiamma il dibattito

consiglio regione

Regione. L’aumento dei biglietti dei treni a fronte di una diminuzione dei servizi, continua a essere un argomento particolarmente attuale, trattato anche oggi in Regione. Il consigliere Armando Ezio Capurro, infatti, ha presentato un’interrogazione sull’argomento.

“Oltre alla cancellazione di treni importanti anche per i trasfertisti (esempio i pendolari diretti a Milano) ci sono anche problemi sui tempi di percorrenza. Il costo del biglietto è aumentato di 50 centesimi (nella tratta Recco – Ge Brignole con un tragitto inferiore ai 20 chilometri), ma il servizio e’ peggiorato”. Secondo Capurro  le tariffe hanno subito aumenti ingiustificati.

“La Regione Liguria ha stipulato un contratto di servizio con Trenitalia per il quinquennio 2009 – 2014, in seguito modificato a causa dei continui tagli alle risorse pubbliche operati dal Governo – continua Capurro – riduzione dei finanziamenti che hanno finito per penalizzare ulteriormente il trasporto pubblico su rotaia nella nostra Regione”.

Trenitalia ha affermato che i tagli operati recentemente, vengono effettuati esclusivamente  dove “si pensa ci sia meno utenza” senza però pensare alla copertura essenziale del servizio stesso. Il taglio deliberato delle corse ha portato all’assurdo che molte località, oltre una cert’ora serale, non sono più servite da alcun tipo di mezzo.

L’assessore regionale ai Trasporti Vesco ha ricordato gli sforzi della Regione Liguria per fare fronte ai pesanti tagli decisi dal Governo. Nella nostra regione, infatti, sono stati soppressi 19 treni dei 294 in forza nel 2010, cercando accuratamente di non penalizzare i pendolari. Vesco ha inoltre ricordato come tre dipendenti della Regione quotidianamente circolino sui convogli per verificare che vengano garantiti gli standard minimi stabiliti dal contratto di servizio stipulato con Trenitalia.

“Purtroppo in alcuni casi l’aumento medio del biglietto ha avuto effetti pesantissimi, al riguardo nella tratta Recco – Brignole il prezzo è aumentato di 50 centesimi, importo penalizzante soprattutto per i pendolari” ha concluso Capurro.

Sonia Zarino, portavoce dei Pendolari Liguri, ha confermato l’effettiva difficoltà del trasporto pubblico, che finisce sempre per penalizzare i soggetti deboli, cioè gli utenti. “L’aumentato è indiscutibile e anche il taglio dei servizi, sopratutto quello dei treni notturni, dei festivi e dei prefestivi – La situazione dipende dai mancati trasferimenti al trasporto pubblico, ma prima di arrivare ai tagli e agli aumenti delle tariffe, che dovrebbero essere proprio le soluzioni estreme, bisognava pensare a migliorare l’integrazione fra i vari mezzi pubblici”.

Secondo Zarino l’unica vera soluzione sarebbe quella di creare un piano regionale dei trasporti. “Ciò che manca è una corretta programmazione che sia in grado di far funzionare efficacemente il trasporto pubblico – conclude – se continuerà a mancare una visione sistematica, infatti, il servizio andrà peggiorando sempre di più e le persone saranno sempre meno incentivate ad utilizzare i mezzi pubblici”.

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