Genova. “Sono già detenuti da cinque mesi se non fossero serbi sarebbero già usciti. Abbiamo visto fatti peggiori in altre circostanze, e tutti erano stati scarcerati poco tempo dopo”. Riccardo Di Rella avvocato difensore dei quattro ultras serbi condannati questa mattina per gli scontri allo stadio Ferraris che portarono l’annullamento della partita Italia-Serbia, ricordando come i suoi assistiti, in carcere, abbiano sempre avuto un comportamento ineccepibile, ha commentato così la sentenza: “Provengono da una cultura dove chi sbaglia paga. Sanno di avere commesso un reato”.
E riferendosi poi agli altri quattro ultrà serbi che il 2 febbraio scorso avevano patteggiato la pena, condanna poi sostituita con l’espulsione ha aggiunto: “Forse si aspettavano una pena peggiore in considerazione del fatto che chi ha patteggiato un solo reato ha preso due anni”.