Genova. “L’attenzione deve rimanere alta”. L’imperativo arriva da Cristina Lodi, presidente dell’ordine degli assistenti sociali della Liguria. Nonostante l’aggressione a Veronica Meinero abbia portato sotto i riflettori ruolo e difficoltà della figura professionale, “facciamo sempre più fatica” come ha testimoniato oggi Cristina Lodi, all’assemblea che ha radunato un centinaio di assistenti sociali della Liguria, convocata nella sala Carige di via Chiossone a Genova, durante la quale sono stati affrontate le criticità dovute alle politiche di welfare e in particolare ai tagli alle risorse, con le loro inevitabili ricadute per operatori e cittadinanza.
“Attraversiamo un momento di grossa difficoltà nel nostro ruolo – prosegue – Soprattutto per la congiuntura economica che va a ricadere sulle famiglie e sullo stato sociale. Abbiamo la responsabilità sulla multidimensionalità del dolore, ma pochissime risorse per intervenire. Veronica è stata ‘svenduta’ per salvare vite, mettendo in pericolo la propria. Occorre un riconoscimento specifico del nostro mandato istituzionale. Gli enti locali fanno fatica con le nuove norme a praticare le assunzioni, ma la figura dell’assistente sociale necessita di rappresentatività, soprattutto per le problematiche che affronta con i minori. Ora per fortuna Veronica sta meglio – conclude Lodi – ma non bisogna far calare l’attenzione”.