Cronaca

Assemblea autotrasportatori: blocco dei servizi il 4 aprile, scontro aperto con committenti

porto genova

Genova. “Rinviamo il fermo dei servizi di autotrasporto al 4 aprile. E se uno dei paletti che sono stati sottolineati questa mattina verrà a mancare il blocco è certo che si farà”.

Sono le prime parole di Giuseppe Tagnochetti, coordinatore regionale di Trasportounito, al termine della lunga assemblea delle associazioni che si è tenuta questa mattina al circolo Autorità Portuale.

Tre ore di discussione, polemiche e riflessioni, per cercare un accordo e discutere su quanto emerso nell’incontro avuto a Roma presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a cui hanno partecipato anche il prefetto di Genova ed il presidente dell’Autorità Portuale.

“Si è parlato dell’autotrasporto e non solo, anche l’aumento del gasolio è un problema rilevante – ha proseguito Tagnochetti – alla fine c’è stato il voto dell’assemblea e la decisione di attendere il 16 marzo per vedere l’osservatorio sull’autotrasporto, organismo chiave per la determinazione dei costi di esercizio del settore. Il 28 marzo ci aspettiamo la convocazione da parte del presidente dell’autorità portuale Luigi Merlo e tratteremo dell’accordo di programma nel quale abbiamo inserito alcuni paletti: Merlo si è impegnato nello stabilire i tempi di attesa di carico e scarico delle merci all’interno del porto di Genova, con anche la possibilità che vengano tracciati i veicoli che transitano nei terminal. Nel caso in cui, e Merlo su questo è stato categorico, non vengano rispettate le nuove regole il presidente stesso potrà sanzionare”.

Le prossime date utili in calendario, oltre all’accordo di programma del 28 marzo, sono il 2 aprile, quando potrebbe tenersi un’assemblea, mentre il 4 aprile ci sarà la manifestazione, se uno dei paletti citati da Tagnochetti non verrà rispettato.

“Stiamo dando fiducia alle istituzioni, – prosegue il coordinatore regionale di Trasportounito – il committente è irresponsabile e se avessimo tenuto conto solo di lui avremmo bloccato il porto per 5 giorni. Il percorso che stiamo facendo a Genova vorremmo poterlo intraprendere anche a Savona e La Spezia, perchè questa vertenza non è solo genovese ma anche ligure”.

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