Asl 4 Chiavari, Conti: “Liste di attesa più brevi contro le fughe”

Regione Liguria

Chiavari. Nel 2010 oltre 1800 residenti del Tigullio si sono rivolti a strutture private convenzionate fuori regione. Giacomo Conti, consigliere regionale Federazione della Sinistra, presenta un’interrogazione in Consiglio Regionale. “Sanità, necessario ridurre i tempi di attesa per invertire la tendenza alle ‘fughe’ verso altre regioni. È d’obbligo potenziare e migliorare il servizio pubblico, invece di alimentare il business del privato convenzionato” dice.

L’interrogazione ha il preciso scopo di fare il punto sull’attuazione del piano sociosanitario nel Tigullio. Il documento, approvato dal Consiglio Regionale nell’agosto 2010, si prefiggeva l’obiettivo di migliorare la qualità del servizio e diminuire i costi derivanti dalle fughe, in particolare nel settore dell’ortopedia elettiva, attraverso la costituzione di un forte polo chirurgico ortopedico e riabilitativo integrato tra la struttura di Recco e quella di Rapallo.

Per ottenere questo risultato, secondo Conti, la ricetta è una sola: “Aumentare la qualità e il numero degli interventi nelle strutture pubbliche. In pratica, diminuire i tempi di attesa, che per gli interventi di chirurgia ortopedica si avvicinano ai 12 mesi. L’obiettivo del nuovo ospedale di Rapallo, quindi, non può essere quello di mantenere inalterato il numero di interventi effettuati nel 2010 a Sestri Levante. Questo vorrebbe dire alimentare il business del privato a scapito del diritto alla salute dei cittadini”.

“Fermare le fughe era il punto cardine del riassetto: per questo è stata decisa la trasformazione dell’ospedale di Recco in polo riabilitativo, il trasferimento nella nuova struttura di Rapallo del reparto sestrese e del day hospital di Santa Margherita, operazioni funzionali alla nascita di un polo di elezione di ortopedia – continua il consigliere – Ora è necessario rendere funzionale il polo di Rapallo con un potenziamento dei reparti, soprattutto dal punto di vista delle professionalità”.

I dati ufficiali forniti dall’Agenzia Regionale della Sanità parlano chiaro: nel 2009 sono stati più di 10mila i cittadini liguri che, per problemi e malattie muscolo-scheletriche, si sono rivolti a strutture di altre regioni. Il 20% di questi sono residenti nel territorio dell’Asl 4.

Un problema che ha risvolti sociali ed economici pesantissimi: “E’ inaccettabile che i cittadini non vedano garantito il proprio diritto alla salute in tempi ragionevoli nel proprio territorio. In più, c’è da considerare il danno economico per tutti i contribuenti: nel 2009 il costo complessivo che ha gravato sulla sanità ligure a causa di questo capitolo è stato di circa 40milioni di euro. E’ necessaria una programmazione che riesca a dare una risposta ai quasi duemila cittadini del Tigullio che ogni anno si recano in strutture convenzionate, perlopiù in Piemonte o in Lombardia, perché gli viene negata la possibilità di essere operati nell’Asl 4”.

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