Genova. Agg. h.18.26.E’ ancora in corso l’incontro tra Amt e le organizzazioni sindacali, dove si stabilirà, tra le altre cose, se lo sciopero in programma domani a Genova si farà o se invece sarà revocato all’ultimo minuto. La riunione iniziata alle 16 nella sede aziendale di via Bobbio si è spostata ora a Palazzo Tursi alla presenza del sindaco Marta Vincenzi.
“Vogliamo un conto unico e senza giochetti in futuro”. Così le organizzazioni sindacali a meno di un’ora dall’incontro con i vertici di Amt, dove si stabilirà, tra le altre cose, se lo sciopero in programma domani a Genova si farà o se invece sarà revocato previo accordo scritto tra le parti. “Siamo disponibili a revocarlo anche all’ultimo momento ma solo a determinate condizioni” come spiegato da Antonio Cannavacciuolo, Uil Trasporti.
Se prima sul tavolo della trattativa c’erano la questione del taglio linee, con il passaggio da 2,5 milioni di km a 1,5 milioni di km richiesto dai sindacati, e l’altrettanto fondamentale salvaguardia dei livelli occupazionali, nonché il pareggio di bilancio, oggi alla già difficile trattativa, si va ad aggiungere una clausula imprescindibile: “O Comune e Amt si fanno carico, con un accordo rigorosamente scritto, di impegnarsi affinchè si chiuda la questione in maniera definitiva, senza soluzioni tampone valide solo per il 2011, preludio di futuri e ulteriori disavanzi, oppure non se ne fa nulla”.
Il timore dei sindacati, foraggiato anche dalle ultime indiscrezioni a mezzo stampa e dalle voci di corridoio, è proprio quello di un’intesa provvisoria, che preluda a una riapertura degli accordi già a partire dal prossimo anno. “Non vogliamo giochetti, se l’Azienda ritiene le nostre richieste valide, tra cui l’impegno a un accordo chiuso, senza possibilità di apertura da entrambe le parti, revocheremo lo sciopero, altrimenti continueremo la strada della protesta”. Stando così le cose lo sciopero rimane, al momento, una possibilità molto realistica.
“Considerando che mercoledì abbiamo fatto pervenire in Azienda il documento con le nostre osservazioni, e a oggi non abbiamo ottenuto alcuna risposta, questo può significare solo due cose – conclude il sindacalista – l’azienda non ha risposto perché d’accordo con i nostri punti, o perlomeno disposta a entrare nel merito delle osservazioni, e allora lo sciopero potrebbe essere revocato, oppure è contraria, e in questo caso non ci sarebbe margine per alcuna trattativa”.