Cronaca

Accoltellamento a Di Negro tra due studenti cinesi: investigatori vagliano le testimonianze

maggiore Oreste Gargano capo nucleo investigativo

Genova. “Non una lite ma una vera e propria aggressione”. Così spiega il maggiore dei carabinieri Oreste Gargano l’accoltellamento che si è svolto questa mattina nella zona di Di Negro.

Gli elementi a disposizione degli inquirenti sono ancora pochi. “Non siamo ancora a conoscenza del movente, anche se quasi sicuramente si è trattato di un’aggressione tra due giovani che si conoscevano. Ora dirigeremo le indagini verso l’università frequentata dai due giovani e verso altri ragazzi dentro la comunità cinese” afferma il maggiore.

Solo la dinamica è chiara: “Erano le sei di questa mattina – spiega Gargano – quando in via Milano, all’altezza della fermata dell’autobus alcuni passanti hanno visto l’aggressione: uno dei due ragazzi cinesi a terra, esanime, accoltellato alla testa, all’addome, alla gola. L’altro ragazzo è stato fermato e preso in custodia dai militari del nucleo radiomobile intervenuti sul posto. Ora vedremo cosa emergerà dopo l’interrogatorio, ma è chiaro che alla base ci siano motivi personali tra i due, non dovrebbe però esserci un movente particolare visto l’orario, la modalità e la località dell’evento”. Gli investigatori contano soprattutto sulle testimonianze di coloro che hanno assistito alla scena, alcuni dei quali hanno poi cercato di bloccare la fuga dell’assalitore.

Il giovane accoltellato, sui ventincinque anni, è stato soccorso e trasportato in codice rosso all’ospedale San Martino. Le sue condizioni risultano gravi, considerata l’entità dei fendenti ricevuti. L’arma usata dall’aggressore, connazionale della vittima e studente anch’esso, è un coltellino multiuso con una lama di circa 10 centimetri zigrinata. L’aggressore l’aveva con sé e l’ha estratto appena ha visto arrivare il giovane colpendolo al ventre, al collo e alla testa. Lui stesso si è ferito ad una mano perché l’impugnatura è molto corta e il coltellino è scivolato tagliando il palmo. I due cinesi hanno entrambi un permesso di soggiorno regolare e sono studenti all’università di Genova: il ferito studia scienze politiche mentre l’aggressore è studente di ingegneria.

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