Genova. Potrebbe essere morto a causa di un difetto di fabbricazione del filo con cui gli venne suturata la ferita in seguito ad un intervento alla carotide. Protagonista della triste vicenda un paziente di 72 anni, operato alla carotide presso l’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena e poi successivamente trovato morto dissanguato nella sua abitazione di Casarza Ligure.
Questo è quanto rilevato dalla perizia compiuta dai medici Tiberia Boccardo e Massimo Ottonello, secondo cui la sutura della ferita fu eseguita correttamente. La perizia, a chiusura dell’incidente probatorio, è stata depositata oggi al gip Ferdinando Baldini. Quattro i medici coinvolti nell’inchiesta, tutti indagati per omicidio colposo e difesi dagli avvocati Giacomo Gardella ed Ersilio Gavino.
Il fatto risale al 2006: l’anziano viene trovato riverso per terra in una pozza di sangue dal figlio, all’interno della casa di Casarza Ligure. La prima ricognizione rivelò che era saltato un punto della ferita alla carotide dopo l’applicazione del by pass eseguita a Villa Scassi. Fu aperta un’inchiesta e, dopo due anni, il consulente del pm stabilì che i medici avevano eseguito bene l’operazione e che era stato il punto a non tenere. I figli dell’anziano si erano opposti all’archiviazione chiesta dal pm Biagio Mazzeo. Il gip Baldini aveva rinviato gli atti al pm per accertare eventuali responsabili.