Economia

Sospetti di affittopoli, Lauro: “La giunta si nasconde dietro la privacy”

lilli lauro

Genova. “La giunta Vincenzi si trincera dietro alla privacy, ma la verità e che non c’è trasparenza sulle assegnazioni del patrimonio pubblico del Comune”. A dirlo è Lilli Lauro, consigliere della Lista Biasotti, determinata a fugare i dubbi sulla gestione dei beni immobiliari di proprietà dell’ente. Sospetti di “affittopoli” si insinuano come un’eco delle vicende milanesi sul Trivulzio. “Per questo abbiamo bisogno di chiarezza” sostiene il consigliere Lauro, che ha chiesto di mettere all’ordine del giorno un’interrogazione sull’amministrazione delle proprietà immobiliari così da “fugare i sospetti di una non corretta gestione del patrimonio pubblico, consentendo di intervenire su situazioni non corrispondenti ai reali bisogni sia della proprietà che degli affittuari”.

Spiega Lilli Lauro: “Più volte ho chiesto alla maggioranza la documentazione sia sugli alloggi sia sugli immobili commerciali. Mi sono sempre stati opposti rifiuti con la giustificazione della riservatezza. Questo atteggiamento manca di trasparenza”. “Sino a tre anni fa – rincara il consigliere d’opposizione – nel bilancio l’amministrazione del sindaco Pericu includeva un allegato con i dettagli sulla gestione immobiliare. Ora invece non possiamo accedere ai dati e non se ne sa nulla”.

Il consigliere Lauro ha anche avanzato una mozione sull’argomento e giudica un precedente degno di nota l’intervento del Garante della Privacy che, sul caso del Pio Albergo Trivulzio, ha imposto la consegna dei nomi inclusi sui contratti di locazione, con tanto di canoni vantaggiosi, alla commissione Casa e Demanio del Comune di Milano. Anche a Genova si vuole evitare che proseguano sottotraccia eventuali affitti “troppo equi” a beneficio di vip.

“Vorrei che ci fossero controlli almeno triennali – afferma il consigliere Lauro – in modo tale da verificare la sussistenza dei requisiti per l’assegnazione degli appartamenti. Vogliamo poter sapere se esistono canoni vantaggiosi o agevolati nelle zone di pregio della città. Quanto ai lasciti, molti hanno affidato in eredità al Comune appartamenti che producono canoni d’affitto da destinarsi, per testamento, al settore sociale”. “Siamo stanchi di essere esclusi dalla funzione di controllo su queste materie. Anche il Garante della Privacy ha stabilito che su questo argomento di rilevanza pubblica non si può tacere. Senza trasparenza, si alimentano i sospetti” conclude l’esponente della minoranza.

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