Cronaca

Sanità, sindacati e cittadini in piazza a Genova: “Montaldo vogliamo i nostri soldi”

Genova. “L’assessore Montaldo ci ha definito tali e noi ci siamo subito adeguati”. La riposta dei sindacati, dei genovesi, dei pensionati, di chi ha deciso di protestare contro il sistema della sanità in Liguria arriva oggi in piazza. Tanti, a centinaia sotto il palazzo della Regione, Palazzo Ducale. Persino sulla fontana di Piazza De Ferrari. Marziani.

Denunciano una politica sanitaria del tutto inadeguata, con programmi “sostanzialmente virtuali, che hanno visto 3 piani di riorganizzazione in 4 anni, ripetuti annunci di nuovi ospedali, accorpamenti, fusioni e nuovi servizi, che però si dissolvono al primo impatto con la realtà sotto la pressione dei veti incrociati delle lobby locali”.

Continua la guerra tra Cigl, Cisl e Uil alla politica di “basso profilo” dell’assessore Montaldo che solo ieri li aveva definiti “marziani”.

“Quello che non funziona della sanità – spiega Nuto Nuti, UIL FPL, segretario aziendale della ASL3 Genovese, con la faccia verde e le antennine alla ET – è sopratutto il blocco totale che c’è per le assunzioni, quindi una carenza di personale. Il personale che è rimasto invece non riesce ad essere incentivato per la mancanza dei fiondi.
Noi siamo in piazza perchè esigiamo il rispetto di accordi che sonno stati sottoscritti e ancora non sono stati onorati”.

Tutto questo però, nonostante Montaldo abbia invitato tutti ad andare a protestare a Roma,”perchè e da li che non arrivano i soldi”. L’assessore dalla Sanità, dal canto suo, aveva già giudicato “Sbagliata la manifestazione dei sindacati confederali, visti i tagli decisi dal Governo sulla sanità, l’azzeramento del fondo per la non autosufficienza e il blocco dei contratti di lavoro per i dipendenti pubblici che ha inciso sugli accordi regionali. Per questi motivi – aveva spigato – penso che i sindacati dovevano prendersela con qualcun altro. Sono comunque disponibile a continuare quegli incontri che loro stessi hanno interrotto”.

“Noi chiediamo dei soldi che avremmo dovuto già avere nel 2003 e che la Regione avrebbe dovuto accantonare da qualche parte – continua Nuti – Ma, invece, non è stato così- Questi fondi ci sono dovuti. Noi non riusciamo a portare a termine i contratti integrativi aziendali e quindi non riusciamo a riconoscere al personale che regge la sanità sulle sue spalle un minimo di incentivazione”.

Ma Montaldo? Risponderà alla richiesta dei cittadini?

“Montaldo ci definisce marziani, e infatti siamo qui sotto il Palazzo della Regione con la faccia dipinta di verde”. Esordisce così Ivo Gianbarasi, segretario regionale Uil: “Speriamo di incontrarlo questa mattina, che ci dia i nostri soldi: 25 milioni di euro. Questi soldi sono nelle casse della Regione dal 2003, ora il Governo ha dato il via per l’erogazione e l’assessore Montaldo ha firmato un accordo con Cgil, Cisl e Uil per darli. Il 29 dicembre scorso, però, si è accorto che i soldi non c’erano più. I lavoratori della sanità sono stufi: Governo e Regione ci derubano”.

Ma questa mattina si è in piazza anche per protestare contro lo spostamento dell’ospedale Evangelico: “E’ assurdo che l’assessore Montaldo – afferma Gianbarasi – possa cedere un ramo di un’azienda pubblica per darla in mano ai privati”.

Ma, mentre continua la protesta, di Montaldo nessuna traccia.

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