Regione. Monteleone e il Nuovo Polo in Regione, con la nascita di una probabile federazione in cui dovrebbero confluire esponenti del centrodestra e del centrosinistra, ha fatto correre veloci le notizie e le conseguenti smentite su possibili fughe e adesioni, soprattutto provenienti dall’area di centrodestra, alle prese con le vicende nazionali e con l’organizzazione interna locale. Solo ieri indiscrezioni avevano messo sul piatto del nascente polo la possibile adesione dei consiglieri della Lista Biasotti, ma subito è arrivata secca la smentita: “Smentiamo fermamente – scrivono i consiglieri Siri e Pellerano – le notizie apparse sui quotidiani in merito ad un nostro possibile passaggio alla nascente federazione del Terzo Polo che farà riferimento al Partito della Nazione”. Con un chiaro riferimento alle aspirazioni di governo: “Continuamo ad avere come riferimento la Lista Civica voluta da Sandro Biasotti più di sei anni fa, riconoscendoci nei valori civici che essa rappresenta, e sempre lavorando con l’intento di creare un alternativa al centrosinistra che ormai da troppo governa in Liguria”.
Ma non sono solo i biasottiani a ribadire il loro no al nuovo polo, il Pdl alza gli scudi e smentisce fughe, non nascondendo però, più di un mal di pancia e qualche frecciata alla gestione del dissenso interno al partito. Raffaella Della Bianca, Consigliere Regionale del Pdl, tirata in ballo dalle cronache, ad esempio è tranchant: “Non è mai stato nei miei pensieri, né retropensieri, lasciare il Pdl meno che mai oggi. Non mi appartiene e non condivido politicamente il processo di aggregazione e disgregazione di gruppi politici, come se fossero scambi di figurine Panini, cosa che avviene regolarmente nell’Udc ligure da qualche tempo”.
“Resta il fatto – ha detto poi Della Bianca – che in questo mio partito ligure domina un sistema centralizzato sul coordinatore regionale per cui chi non è ossequiosamente obbediente ai suoi voleri viene marginalizzato, sino ad un eventuale epurazione. A tal proposito non mi stupisco che il mio nome esca, oggi, dopo solo due giorni dalle critiche politiche, che ho pubblicamente rivolto. Poiché il Pdl – conclude Della Bianca – ha un importante compito di rappresentanza politica dei moderati spero davvero che questo metodo abbia presto fine”.
Stesso tenore anche da Alessio Saso, collega di partito. “Da parte mia non c’è stato alcun tipo di contatto con alcun esponente né nazionale né regionale del cosiddetto Terzo Polo – ha spiegato Saso – ma constato che ogni qualvolta che un esponente del Popolo Della Libertà prende una posizione autonoma su un passaggio politico importante come quello relativo all’individuazione di un candidato sindaco per il Comune di Genova, improvvisamente escono articoli che mettono in discussione la sua fedeltà al Partito. E’ capitato già recentemente con il Consigliere Regionale Garibaldi, in occasione della sua disponibilità ad essere candidato a sindaco di Chiavari, così come in passato con altri esponenti che avevano manifestato solo equilibrate posizioni politiche, magari ad alcuni non gradite. Non vorrei qui che si scambiasse la fedeltà al Partito con l’impossibilità di prendere posizioni politiche sensate e forse anche più coraggiose, nell’interesse del Partito stesso. Spero – conclude Saso – mi si possa riconoscere la capacità e autonomia intellettuale per ragionare sul mio presente e futuro politico in prima persona e nel momento che reputo opportuno”.