Provincia. L’indagine sulla propensione al voto degli immigrati ecuadoriani a Genova è importante per due motivi: il governo ecuadoriano promuove e favorisce il voto dei suoi cittadini all’estero, e nel capoluogo ligure è presente una delle più importanti comunità di immigrati al mondo del paese andino, tanto che insieme a Milano e Roma è una delle tre sedi di voto all’estero italiane dell’Ecuador.
I dati, raccolti dalla Provincia in collaborazione col centro studi Medì, evidenziano una scarsa propensione degli ecuadoriani di Genova a partecipare ad attività associative legate al loro paese d’origine, rispetto ai connazionali di Milano e Roma: solo il 9,4% dei genovesi partecipa a organizzazioni italiane a favore del voto degli immigrati, contro il 17,2% degli ecuadoriani di Milano e addirittura il 23,7% di quelli di Roma. Pochi anche coloro che partecipano ad associazioni ecuadoriane in contatto con la madrepatria (6% contro il 16,4% di Milano e il 20% di Roma), quelli che prendono parte a iniziative solidali di immigrati per l’Ecuador (8,1% contro il 16,5% di Milano e il 18,3% di Roma) e infine quelli che aderiscono a iniziative di immigrati sulla politica della
madrepatria (appena lo 0,7%, contro il 7,5% di Milano e il 13% di Roma).
I rapporti organizzati con paese d’origine si sono dimostrati più deboli che altrove anche quando nel settembre 2008 gli ecuadoriani
di Genova sono stati chiamati a votare per il referendum sulla nuova costituzione dell’Ecuador: solo il 14,4% ha attinto le informazioni necessarie al consolato, contro il 42,7% dei connazionali di Milano, mentre la maggioranza (52%) si è rivolta ai parenti, contro il 27% degli ecuadoriani di Milano.