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Pronta la Ducati Desmosedici GP 11, Capirossi: “Sono agguerrito”

Genova. A bordo della nave da crociera MSC Fantasia, Loris Capirossi e il compagno di squadra Randy De Puniet sono arrivati sotto la Lanterna per presentare il nuovo team Pramac e la Ducati Desmosedici GP 11. Dopo il primo assaggio, il giudizio: positivo in salita, da migliorare il pacchetto a disposizione. “Non sarà facilissimo, ma le possibilità di modifica di questa moto sono infinite – ha detto Capirossi – Il prossimo test, fra una settimana, sarà importante per avere la conferma giusta e il punto su cui cominiciare a lavorare per essere più veloci e incisivi”.

Loris Capirossi ha all’attivo 316 Gran Premi e 22 stagioni consecutive in Motomondiale. “Un’emozione che la moto mi trasmette sempre – ha aggiunto il tre volte campione mondiale – La voglia è quella degli inizi, amo mettermi in gioco sempre, il ritorno in Ducati dopo tre anni, poi, è per me molto stimolante. Sono agguerrito e pronto per fare il meglio possibile”. Dalla Suzuki alla Pramac, il metodo di lavoro questa volta cambia. “Di base le moto giapponesi sono prototipi, ma derivati da moto di serie – ha sottolineato Capirossi – la Desmosedici GP 11 è invece un prototipo a tutti gli effetti, ha tantissime possibilità di sviluppo e di modifica, e avendone così tante è anche difficile trovare quella giusta, però la mia esperienza mi sta aiutando e sono sicuro che potremmo essere davvero competitivi”.

Quanto ai problemi in frenata e nelle curve grosse, Capirossi è ottimista: “Un pilota contento è difficile trovarlo, perchè vogliamo sempre il massimo, ma continueremo a modificare l’assetto rendendolo compatibile anche con il mio stile di guida. Questa è una moto molto diversa rispetto al 2007, ma è molto evoluta, del resto l’elettronica di Ducati è sempre stata all’avanguardia. Dobbiamo solo cercare di aver più feeling sull’anteriore che ancora adesso non è perfetto”.

In pista ha una moto che lo assiste “alla grande”, fuori pista ha Carlo Pernat. “Dopo tantissimi anni che lavoriamo insieme, Carletto fa parte della mia vita, più che un manager è un amico”. L’ultima battuta è invece sul futuro: “Voglio essere contento, che per me significa finire una gara e avere il sorriso, cioè poter lottare per posizioni importanti. Il nostro obiettivo è chiaro: dobbiamo essere competitivi al massimo”. Eslusa, invece, l’ipotesi di correre in Superbike a fine anno. “Superbike è un’ottima categoria, con piloti forti, però io ho fatto una scelta, quando deciderò di smettere – ha concluso Capirossi – finirò e basta”.

Alberto Maria Vedova – Tamara Turatti

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