Genova. Ne sono stati trovati persino fra i geroglifici dell’antico Egitto e da Balzac a Prévert, da Flaiano a Campanile, da Marchesi a Maccari i calembour, termine mutuato in tutte le lingue dal francese, segnano del loro fulmineo e dissacrante umorismo la letteratura e la cultura, seminando molecole di graffiante vitalità e divertimento con l’arte raffinata e sottile che permette di declinare la realtà in modo sempre nuovo e sorprendente, violando le convenzioni linguistiche con giochi di parole basati sull’intreccio di termini diversi, ma che si pronunciano quasi allo stesso modo, o sulla pluralità di significati di una stessa parola.
E il calembour si moltiplica all’ennesima potenza se accoglie anche l’elemento visivo: un modo per giocare con le immagini, intrecciate fra loro, ricombinate con un motto, plasmate per seguire l’intuizione del guizzo verbale con uno sguardo arguto e dissacrante ed è proprio questo il tema del concorso “M’immagino d’immenso”, prima tappa del Premio Skiaffino 2011, che per
tutta la prossima estate sarà dedicato alla poliedrica arte dello humour di Gualtiero Schiaffino. “Appassionato editore per l’infanzia e uomo delle istituzioni, indimenticato assessore al patrimonio culturale e consigliere in Provincia – dice il presidente della Provincia Alessandro Repetto – del quale, a Natale del 2007, un male rapido e inesorabile ha portato via troppo presto la
genialità e l’entusiasmo da eterno ragazzo”.
Per rendere adeguato omaggio alla figura di questo grande autore satirico e disegnatore umoristico, ispiratore di molte proposte e progetti di valorizzazione e promozione culturale sul territorio, la Provincia partecipa con entusiasmo alla nuova edizione del Premio Skiaffino, che con un programma molto ricco di eventi e protagonisti per tutta la prossima estate valorizzerà la creatività di questo artista.