Genova. Primo, l’elicottero tanto discusso sta volando da due giorni; secondo, si tratta di un mezzo non adeguato al soccorso ma da utilizzare come servizio di eliambulanza, dal momento che è sì velocissimo ma sarebbe anche “monco” di apparecchiature necessarie al soccorso; tre, basta prendersela con l’anello debole della catena, ossia i vigili del fuoco, che tutti i giorni rischiano la vita per salvare le persone. Queste in sintesi le puntualizzazioni di Luca Infantino, coordinatore regionale Cgil dei vigili del fuoco, che, come sindacalista e addetto ai lavori, segue da vicino la questione del velivolo Agusta Westland donato dalla Fondazione Carige e fermo per anni in un hangar.
“Pretendiamo il diritto di replica di fronte ad accuse inaccettabili e che vanno a mettere in discussione la professionalità della nostra categoria – esordisce Infantino in una conferenza riunita a Genova – Innanzitutto, tengo a precisare che il servizio svolto dai vigili del fuoco con l’elisoccorso è l’unica esperienza in Italia di servizio completo a tutti i livelli. In secondo luogo, parlerei di costi: se paragoniamo la Liguria alla regione Abruzzo, visto che i due territori presentano la stessa densità abitativa, sottolineerei il fatto che l’Abruzzo spende 18 milioni di euro per il servizio privato, mentre alla Liguria costa un ventesimo in meno. Sappiamo benissimo quali sono i tagli agli enti locali di questa Finanziaria: ecco, immaginate quale buco di bilancio si sarebbe venuto a creare col passaggio del servizio dal pubblico al privato in questa regione”.
“Oggi abbiamo 4 piloti abilitati all’utilizzo del nuovo mezzo e abbiamo dovuto dare vita ad un percorso formativo adeguato – continua Infantino – Addirittura il responsabile degli istruttori del Nucleo Elicotteri ligure ha dovuto dare vita ad un manuale interno per l’uso dell’elisoccorso. E poi c’è da precisare quanto segue: l’Agusta sta volando da due giorni, per un totale di 14 ore; è però da utilizzare non come elisoccorso ma come eliambulanza. Questo perchè è veloce ma non è dotato ad esempio di gancio baricentrico e di verricello che permette di calarsi in zone impervie o che permette ai sommozzatori di calarsi in mare per i salvataggi. Dunque noi stiamo utilizzando due tipi di mezzi diversi: l’Agusta come eliambulanza e l’altro mezzo come elisoccorso. Basta dunque attacchi contro chi fa ogni giorno il proprio dovere, anche a costo della propria vita”.