Genova. Dopo le polemiche piovute durante gli scorsi giorni in merito all’intervento di soccorso nei confronti di Marco Corvisiero, il maestro di sci morto sulle vette innevate di Santo Stefano d’Aveto, i vigili di fuoco replicano alle accuse. “Il personale ha ricevuto critiche pesanti rispetto alla propria professionalità – spiega Luca Infantino, coordinatore regionale Cgil Vigili del Fuoco – per questo abbiamo indetto una con conferenza e anche per spiegare alcuni aspetti tecnici”.
“Il servizio svolto dall’elisoccorso e quindi il nucleo elicotteri, è l’unico completo a livello nazionale. Per fare un esempio pratico, noi possiamo caricare cani e gruppo cinofilo, sommozzatori, Saf e così via, a seconda del tipo di operazione che dobbiamo svolgere – continua Infantino – nessun privato potrebbe fornire un servizio di questo livello”.
Il rappresentante sindacale, nonché vigile del fuoco e cittadino ligure, ha poi parlato di costi. “Anche in questo caso vorrei fare un esempio. Paragoniamo la Liguria all’Abruzzo, che ha più o meno la stessa densità abitativa e quindi un numero di interventi simili. Questa regione spende ben 13 milioni di euro per pagare i privati, mentre la Liguria spende 1/20. Questo perché funziona bene il servizio pubblico svolto dai vigili del fuoco. Conoscendo i tagli che ci sono stati, riuscite a immaginare che buco si verrebbe a creare se anche la nostra Regione dovesse passare l’incarico ai privati?”.
“Sono veramente amareggiato perché gli attacchi sono arrivati proprio all’anello debole della catena, cioè a noi vigili del fuoco, che ogni giorno rischiamo la vita – conclude Infantino – Nel caso dell’intervento a Santo Stefano, ad esempio, se non fosse stata per bravura del nostro pilota a quest’ora parleremmo d’altro, cioè di una tragedia ancora più grande di quella già accaduta”.