Cronaca

Patto dei sindaci e energie rinnovabili: Genova scopre il sole

Genova. Giorni di pioggia aumentati, inverno anticipato, estate caldissima. Spesso, soprattutto per coloro che vivono in città, la percezione dei danni all’ambiente è legata principalmente al meteo, ai suoi cambiamenti negli anni. Il tema ambientale, già a partire dagli anni Novanta, è diventato invece una questione cruciale che lega indissolubilmente le nostre vite quotidiane ai destini del pianeta.

A livello europeo si sono mossi ben prima dell’Italia, sia a livello indivduale sia a livello politico (i successi dei partiti cosiddetti verdi sono una conferma). La sensibilità individuale non può essere disgiunta da iniziative a livello legislativo, locale, nazionale e sovranazionale. E’ proprio in questo contesto che si colloca il patto dei sindaci, al quale hanno aderito 47 comuni della Liguria su 235. Non un gran numero, a dire il vero: 20 a La Spezia, 12 a Genova (compreso il comune capoluogo), solo 5 a Savona, nessuna a Imperia.

Questi 47 comuni hanno aderito agli obiettivi stabiliti dalla Commissione europea (e non è un caso che questi obiettivi vengano da fuori, considerata la poca sensibilità che la compagine governativa italiana ha mostrato per questi temi). Quali sono però questi obiettivi? Gli obiettivi riguardano aspetti tanto semplici (forse banali) da far apparire tardivo che i comuni solo ora comincino ad affrontarli: emissioni che alternano il gas serra (che inficiano sul famigerato buco dell’ozono di cui si parla da anni), l’aumento della produzione energetica da fonti rinnovabili e il risparmio energetico. Insomma, d’ora in poi la speranza è che le nuove opere – si pensi alla passeggiata mare inaugurata a Voltri l’anno passato – utilizzino il sole come energia, che alle coste liguri non manca, e non l’elettricità!

Maria Fabianelli, amministratore delegato di ARE (Agenzia Regionale per l’Energia) ha parlato dello specifico piano d’azione che riguarda Genova. La città di Genova, infatti, ha presentato l’unico Piano d’Azione per l’Eneregia Sostenibile (PAES), approvato dalla Commissione europea, della Liguria. Questo piano è stato redatto dal Comune, da ARE e dall’Università di Genova, e sembra essere stato accolto con favore dalla commissione europea, che lo ha preso a modello per interventi futuri. Il documento prevede anche l’introduzione di innovazioni tecnolgiche per l’uso delle energie intelligenti, “Si compiranno i passi per la città smart”, ha detto Maria Fabianelli, una città intelligente capace di utilizzare in maniera sempre più capillare le energie rinnovabili.

La Fabianelli ha voluto inoltre sottolineare come questo passaggio non sia di giovamento solo all’ambiente ma anche all’economia:”Aziende come Ansaldo, o tutte quelle che operano nel settore elettronico, sono interessate a questo cambiamento. Utilizzare energie rinnovabili significa anche risparmiare. L’obiettivo è quello di ridurre le emissioni di anidride carbonica del 23% entro il 2020, e lo si può raggiungere utilizzando impianti termici per le piscine, utilizzando energie rinnovabili per i trasporti, riqualificare edifici, insomma utilizzando anche energia fossile ma con più risparmio”.

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