Genova. “Ieri sera insieme al Presidente Ottonello se n’è andata anche la maggioranza di centrodestra nel consiglio di Municipio del Medio Levante”. Così il gruppo Pd dopo l’esito del primo consiglio “post Ottonello”.
Dopo che il presidente Ottonello, fresco di nomina come assessore alle Manutenzioni nella Giunta Vincenzi, ha pronunciato il suo messaggio di commiato, lasciando il banco alla Vice Presidente Anna Galli (UDC), il Consiglio municipale è andato avanti e si è trovato alle prese con una maggioranza spaccata. “Abbiamo votato una mozione urgente – hanno spiegato i consiglieri Pd – a maggioranza, con 10 consiglieri favorevoli e 8 astenuti, che stigmatizzava lo scempio politico che l’Italia vive a livello nazionale e internazionale per i comportamenti del Presidente del Consiglio Berlusconi, presentata dal consigliere Damasio (gruppo Lealtà)”.
Il Consiglio di Municipio Medio Levante si è così impegnato, col voto dei gruppi di SEL (Ravera), PD (Carratino, Trevisani, Pandolfo, Slivar, Morgante), UDC (Casalegno, Galli), Lealtà (Cicchetti e Damasio) e col voto del consigliere Briguglio (PdL) a “inviare un segnale di nuova dignità e di recupero dei valori e principi di cui la politica deve essere portatrice”. Si sono astenuti: i consiglieri del PdL (Costa, Mongiardini, Orengo, Costigliolo, Montaldo), della Lega (Di Prima) e del neonato gruppo che fa capo a Enrico Musso: l’Altra Genova (con De Luca (ex PdL) e Massa (FLI)). I consiglieri Gattorna, Contardo, Palmieri e Manetta e l’ex Presidente Ottonello non erano presenti alla votazione.
“Prendiamo atto del fatto che il PdL continua a sfaldarsi e che nella seduta di Consiglio di ieri sera la presunta maggioranza non è stata in grado di contrastare una mozione urgente dal carattere fortemente politico – ha commentato il gruppo Pd del Municipio Medio Levante – volta ad attaccare la mancanza di senso istituzionale che ormai da troppo tempo caratterizza il Presidente Berlusconi e che a cascata rischia di coinvolgere tutte le istituzioni”.
Al contempo il Consiglio si è poi impegnato con una mozione, a trovare una soluzione rapida, affinché il Medio Levante possa essere governato senza ricorrere al commissariamento fino alla scadenza naturale del 2012.