Genova. Omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi: è questa l’accusa a carico di Modestas Velicka, lituano di 31 anni, imputato per la morte di un Vladimir Gudim, clochard ucraino di 41 anni, accoltellato il 5 dicembre 2009 in una baracca sul greto del torrente Fereggiano, nel quartiere di Marassi.
Il pm Patrizia Petruzziello ha chiesto 16 anni e otto mesi di reclusione per Velicka. Il difensore, Laura Gherardi, ha chiesto l’esclusione delle aggravanti e la derubricazione della qualificazione del reato in legittima difesa ed eccesso colposo e, in subordine, in omicidio preterintenzionale. La sentenza è prevista per il 18 febbraio.
Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri, Velicka si recò da Gudim in stato di ubriachezza per un incontro chiarificatore. Tra i due c’era qualche dissapore a causa dell’amore conteso per una badante ucraina. Velicka non si era rassegnato a troncare la relazione con la donna, accenuta quando Gudim si trovava in carcere per qualche furto. I due uomini iniziarono a litigare: Velicka accoltellò il clochard, per poi fare ritorno a casa. Al pm Petruzziello il lituano confessò di aver colpito Gudim, ma di non aver capito di averne provocato la morte.