Cronaca

Genova: tessera della Berio vietata ai non residenti

Biblioteca Berio

Genova. Se sei residente la tessera la puoi avere. Se sei domiciliato ma non residente la tessera non te la danno. Pare assurdo ma è quanto succede alla biblioteca civica Berio.

A segnalarlo alla redazione di Genova 24.it un ragazzo, Paolo: “Ieri – racconta Paolo in una lettera – un mio amico che è residente nella provincia di Genova, a Chiavari, e quindi non specificatamente nel territorio comunale, ma che tuttavia studia e lavora nel comune di Genova e vi è domiciliato, è andato alla biblioteca con l’interesse di iscriversi ed avere da quel momento in poi la possibilità di prendere in prestito i libri che gli sarebbero utili. Documenti alla mano e sorriso in viso ha approcciato i gentili (occorre dirlo per dovere di cronaca) operatori bibliotecari, che se pur in imbarazzo, gli hanno dovuto spiegare che per ottenere l’iscrizione è necessario essere garantiti da qualcuno residente nel comune di Genova se non si è residenti nello stesso”.

Come prova Paolo cita il link che rimanda alla pagina dedicata alla biblioteca Berio all’interno del sito del comune di Genova. Nella parte dedicata a “come iscriversi” si dice: “Per l’iscrizione al prestito occorre presentare un documento di identità comprovante la residenza nel Comune di Genova. I non residenti, al momento dell’iscrizione, oltre a presentare il documento citato, devono essere accompagnati da una persona residente nel Comune, che dovrà garantire con malleveria”.

La lettera di Paolo prosegue con i dubbi: “Un garante in che misura sarà responsabile di quanto il garantito farà del libro? E se il libro dovesse perdersi, paga il garante? Ma se uno studente straniero o anche solo un cittadino italiano non residente si trova a vivere a Genova per un periodo di studi/lavoro, e non ha nessuno che possa garantirlo (e devi trovare qualcuno che voglia esporsi ai rischi del garantire) come fa a utilizzare il servizio della biblioteca? E’ ovvio che il servizio è vanificato, con grave danno e censura. Mi pare una situazione assurda e controproducente sotto tutti i punti di vista”.

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