Politica

Genova, rimpasto Giunta: ancora polemiche sul neo assessore Ottonello

pasquale ottonello

Genova. L’eco del rimpasto di Giunta è tornato oggi a farsi sentire, in occasione del primo consiglio comunale con un botta e risposta infuocato a più voci. Ha iniziato il capogruppo di Rifondazione Comunista, Antonio Bruno: “Dopo aver incassato l’entusiasmo acritico di Nicki Vendola, nonostante forti opposizioni di esponenti di Sel verso la Gronda e le privatizzazioni, adesso la Sindaco sfonda a destra – ha detto Bruno – Qualcuno potrebbe vedere in tutto ciò un capolavoro tattico. Io penso che i contenuti siano del tutto scomparsi dal dibattito politico. Sarà pur vero che i marciapiedi non hanno colore, ma esistono marciapiedi a destra e marciapiedi a sinistra”.

“Io – ha sottolineato il capogruppo con un chiaro riferimento alla delega del nuovo assessore- preferisco quelli in cui la manutenzione sia gestita senza sfruttare i lavoratori, in sicurezza e senza strade di serie A e di serie B. Non si tratta di criticare l’autonomia della Sindaco dai partiti oppure la modifica di opinioni politiche, ma la migrazione del Presidente Pdl del municipio Medio levante, Pasquale Ottonello, verso l’assessorato alle Manutenzioni della giunta Vincenzi di centro sinistra rappresenta l’ennesimo capitolo del mercato della politica”.

Ma Antonio Bruno non è stato il solo. Anche per il senatore ed prossimo candidato sindaco del centrodestra Enrico Musso, l’ex presidente del Municipio Medio Levante sarebbe uscito dal Pdl solo per ottenere una poltrona.
La risposta di Ottonello non si è fatta attendere, anche se a distanza: “Si pensa sempre che dietro a certe scelte ci siano dei retroscena e ragionamenti per il futuro ma io ho semplicemente risposto si ad una proposta importante. Se fosse stata una scelta per la poltrona – ha sottolineato Ottonello – sarei stato comodo in quella che avevo. E’ una scelta individuale maturata in un contesto in cui ho fatto delle valutazioni, in una continuità di profilo amministrativo e professionale”.

Ma i mal di pancia per la nomina di Ottonello circolavano e circolano tuttora anche all’interno del Pd. Il segretario regionale Lorenzo Basso oggi è ritornato sul tema: “Oramai è successo, ma ho già ricordato come, per ricoprire quel ruolo, potevano essere scelte altre persone all’interno della area culturale del centro sinistra. Non è un bell’esempio, massimo rispetto per Ottonello, ma è la scelta politica che non condivido. Con il passare del tempo probabilmente le ragioni si capiranno”.

“Credo sia vero – ha dichiarato a questo proposito Ottonello – ma ritengo che a livello amministrativo ci sia la necessità di scompaginare e rimescolare le carte. Credo sia questo, insieme al profilo amministrativo una delle ragioni per le quali sono stato scelto”.

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